Registrati | Accedi

News & scritti

Ricerca

Autore:

Titolo:

Anno (le 4 cifre):

Genere:


Anthony Bourdain conseguenze di un gesto

I carnefici del web

Anthony Bourdain ha deciso di andarsene da uomo affermato, stimato e con tanto ancora da dire e tanti ancora felici di stare ad ascoltarlo.  Cosa lo abbia portato a questa devastante decisione non è dato saperlo e del resto non credo che nessuno lo saprà mai. Ci vuole tempo per erodere l'istinto di sopravvivenza, tempo per convincersi che andarsene sia il modo giusto per non soffrire, tempo per illudersi che nessuno delle persone vicine resterà profondamente segnata da questo gesto così personale, così definitivo, così irreversibile. Un gesto che merita rispetto e pietà perchè altro non resta per consolarsi. Invece nel suo caso qualcuno, che probabilmente non ha mai avuto qualche caro morto suicida, si è lanciato nella lapidazione di quella che era la sua compagna di vita: Asia Argento. Non so nulla della loro storia, se era felice o in chiusura, se erano in crisi momentanea, in pausa o quali fossero i loro "patti" amorosi. Non so nulla e non mi interessa sapere nulla, addossare ad un altro le colpe per un gesto così estremo mi sembra davvero da carnefici da web. Ci sono creature che hanno subito violenze inaudite eppure non arrivano a compiere su stessi questo atto d'oblio. Cosa corroda la forza di resistere al lato buio dell'esistenza non può essere soltanto un amore in declino, c'è molto di più, soprattutto per una persona così piena di interessi ed esperienza di vita. Eppure l'essere umano reagisce come per la peste del seicento, "dagli all'untore", "dagli alla strega", occorre trovare qualcuno a cui attribuire la colpa. "Hanno detto...", "l'hanno vista...", "si dice...". Ho letto anche io qualche commento vomitevole in post sia italiani che americani. Poi ho preferito bloccare ogni post con contenuto lapidatorio che non ha nulla di rispettoso neanche verso il defunto.

Ma questa chiacchiera l'avevo già sentita quando la scelta di uccidersi è stata fatta da persone a me più o meno vicine. Sentire sulla bocca della gente ipotesi e pettegolezzi ripetuti con un falso tono di pietà faceva davvero provare solo nausea e disprezzo. Non si può augurare a nessuno di trovarsi a vivere una così triste vicenda ma mi chiedo: è proprio necessario avere una opinione su tutto? Anche su una vicenda del tutto personale e così tragica? Oltretutto sul web sembra che le persone possano sfogare le proprie frustrazione e liberarsi della carogna sulla schiena con una disinvoltura da "senza conseguenze". Probabilmente i sentimenti di antipatia verso il personaggio giocano da cassa di risonanza, ma qui si sta perdendo di vista che si parla di una tragedia di cui comunque nessuno sa nulla.  Mi chiedo se e come avrebbe potuto influire sulla decisione estrema l'idea di una reazione web così infamante. Probabilmente in quei tristi momenti si è troppo storditi dalla brama di non provare più dolore per considerare le conseguenze sugli altri del proprio gesto. Nel caso specifico il fango creato ad alimentato ad arte per chissà quale scopo, mette ancora di più in evidenza il lato maschilista della nostra società. Si suicida lui, di sicuro lei lo ha tradito, si suicida lei, silenzio e rispetto per il consorte o compagno. La ricerca boccaccesca della causa scatenante ovviamente riguarda solo una lei, se poi incarna il personaggio di donna libera e provocatrice allora è fatta! Sicuramente è lei la causa scatenante di tutti i problemi fino all'estremo trapasso.  Questi giorni purtroppo altri personaggi pubblici hanno deciso di togliersi la vita, ma trattandosi di donne nessuno è andato a rovistare nella vita privata del compagno.
La caccia alle streghe è ancora lo sport nazionale più praticato.


Amanda Decori pubblicato il 11.06.2018 [ Attualità ]


  Vuoi dare il primo "Mi piace" a questo scritto?


Commenti dei lettori
Per lasciare un commento Registrati | Accedi