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Incocludenza o mancanza di organizzazione?

Le persone che emergono o che sono soddisfatte di quello che fanno riescono a concentrare il loro piacere e aspettative in esse. La passione è una caratteristica fondamentale, così come la determinazione, purché siano mirate e costanti. Infatti se si è dei martelli pneumatici solo a tempo, se comandati o per dovere, le cose diventano complesse. Quando la spinta di queste imposizioni esterne si esaurisce ci si ritrova a rimbalzare fra una attività e l'altra, a volte cincischiando per cercare la giusta ispirazione. Questo accade soprattutto quando si vogliono fare tante cose contemporaneamente e si è anche poco inclini alla pazienza, sofferenza e sopportazione. Sappiamo che il successo non si raggiunge per caso ed anche una volta ottenuto occorre lavorare duro per mantenerlo.

Probabilmente facciamo parte di quella categoria di persone che dice "Se avessi più tempo", "Se mi facessero cambiare reparto", "Se potessi cambiare lavoro", ecc. assegnando ad eventi esterni il raggiungimento della nostra realizzazione. La falsa immagine del successo degli altri ci fa mal dirigere le nostre energie, sempre in bilico fra il "Lo faccio dopo" e "Se non mi sbrigo e decido non combino nulla". Escludendo una minoranza di persone che non ha voglia di fare nulla, che sarebbe pienamente soddisfatta nel mantenere questo stato,  la maggior parte delle persone ha dei sogni ed aspirazioni ma poca capacità di organizzazione e forse volontà per poter realizzare quanto si prefigge o sogna.

Anche io appartengo alla folla che lavora come dei pazzi quando ci sono scadenza, urgenze o qualcosa di obbligatorio, ma faccio molta fatica nella partenza e tenuta di nuove imprese. Gli interessi sono tanti come le curiosità, non altrettanta la forza e la determinazione, nonché la capacità di distinguere immediatamente la passione del momento da ciò che potrebbe diventare il centro di un interesse futuro. Come per le relazioni amorose ci si aspettia il colpo di fulmine ed il lieto fine, dimenticando che per il raggiungimento di un risultato costante e duraturo occorre sempre mettere impegno e pazienza. Da qui non si scappa.

Vediamo solo che gli altri sono arrivati e ne invidiamo la situazione apparente, ma nessuno ci racconta bene fino in fondo quanto ha stretto i denti. Non lo fa perchè in quel momento si gode il successo, non ha voglia di soffermarsi troppo sulle difficoltà, ma soprattutto perchè il dolore e la fatica non si possono spiegare. É un qualcosa che va vissuto, accettato ed affrontato.  

Qualunque sia la motivazione che spinge a scegliere di cimentarsi in una impresa, comunque impegnativa, vale la pena di interrogarsi in partenza in modo d'accettare l'esperienza fatta al meglio possibile e non come un episodio sbattuto lì nella nostra vita. Infatti se si parte con certe aspettative e si verifica tutt'altro, o non si verifica nulla di quello che si era sognato, si rischia di non vivere il presente dell'esperienza. Magari mentre la si sta facendo si sogna di essere da tutt'altra parte impegnati in qualcosa che in quel momento qualcuno ci ha detto essere migliore. 

Fermarsi a pensare e trascrivere nel Quaderno della Coscienza le sensasioni riguardanti l'impresa agevola nella disposizione a recepire il massimo possibile. Soprattutto se l'esperienza si dimostrerà negativa si avrà modo di valutarla senza cercare disperatamente di dimenticarla ma dandole un senso nell'ambito della propria crescita personale. Scrivere e poter rileggere quanto alla base delle nostre scelte ci aiuta nella valutazione delle nostre passioni e ci consente di crescere.

Cincischiare prima di immergersi in una attività desiderata significa che c'è qualcosa di irrisolto in noi nel volerci o doverci cimentare in essa. Non ci servirà prendere l'ennesimo caffè, distrarci compulsivamente con i social o semplicemente passare da un pensiero all'altro. Forse davvero non riusciamo a concentrarci, forse invece siamo in fondo disinteressati, ma diventare consapevoli dell'una o l'altra sensazione ci aiuta notevolmente


Fabiana pubblicato il 16.04.2018 [ Consapevolezza ]


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