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Uno scritto a caso

'A LIVA
[poesia] Poesia in moriconese (Febbraio 1987)
Pierluigi Camilli
11.01.2008

La mia anima

Elaborato intimista e autobiografico

'Vagabondavo errante senza metà per le vie di una città ostile. Oppure guardavo il mare e pensavo: come vorrei far parte dell'oceano. Dimenticavo anche le mie anime. Ero solo disperato. Anzi solo. E le vie erano tutte uguali, non una diversa. Sotto il sole mi divertivo a massacrarmi per andare a lavorare senza alcuna voglia, perché, dicevo, a che serve poi? Poi sei comparsa tu. E mi hai fatto tremare: dura, all'inizio, razionale e concreta. L'esatto opposto di quello che sono io: istintivo, irrazionale e portato a voler bene. Ho sentito il richiamo (riderai) della foresta, di quella foresta che era diventata giungla e da cui vedevo ora a malapena spiragli di luce. Oh! Ha ragione (e quanto) chi dice che ci si può innamorare solo con le parole. E le tue sono state dolcissime sempre di più, ogni giorno che passava. Ti sei preoccupata di me, pur avendo i tuoi problemi, ed io mi sono accorto che forse c'era la speranza (in me certezza). La speranza eri tu, dolcissimo amore mio. E ti sei trasformata in concretezza. Mi hai detto solo belle parole, mi hai blandito ed accarezzato, fatto le coccole e forse iniziato a voler bene perché io ero sincero con te e ti dicevo la verità della mia vita quotidiana, non i romanzi rosa e le avventure di una vita..la mia vita non c'era più ...c'era la nuova vita...quella con te. Ed in questo stupido hotel che è la vita( il solito Vasco...)io ti ho amato subito, sin dal primo istante, incondizionatamente. Mi hai detto, con la tua razionalità, di andarci cauto...che era per una cosa graduale...sì ...ed io ti rispettavo anche per questo...ma ora dico che io ti amo e non avrò altre fuorché te. La mia certezza sta nel fatto che mi sono addormentato sentendo la tua voce e svegliato ascoltandola di nuovo....ed anche se piangevo, per la vita di merda che mi è stata data, c'eri tu. Anche sul bus...o magari per strada...o in bici. Questa città infame, che mi ha tradito sotto tutti i versi, mi ha fatto conoscere te in una sera strana ed in cui dicevo le solite cretinerie in chat...e allora ringrazio la chat. E' reale, eccome se è reale, mia dolcissima.Ma ora voglio stringerti per sentire quel calore che emani sempre, anche nelle tue parole, voglio...amarti....anche se cerebralmente...e ti desidero fino allo spasimo. In un anelito di intelligenza ho detto che devo andare...devo venire da te, anche se tu mi...brontolerai per questo. Ma voglio vivere con te e non avere una squallida storia...che poi non lo è già. La nostra storia è bellissima e quando riesco a ragionare, visto che mi hanno sempre detto di non ragionare e di crearmi alibi (???), mi dico che avere un epilogo logico, per poi ricostruire insieme. Lo vorrei tanto, anzi lo voglio fortemente ...a tal punto da non pensare più a niente se non a venirti a trovare. Non ho detto cose sicuramente meravigliose (pare ci sia un premio di letteratura qui...).Ti ho detto che ti amo. Ti ho detto che non posso stare senza te. Ti ho detto semplicemente che voglio una vita con te. E' tanto chiedere una vita insieme? Forse. Ma sai a me non è stato dato neppur l'appello alla mia vita e allora ho fretta: ho fretta di stringere quel patto tra me e te che porta il sigillo dell'amore. Ora ho capito anche che eri quella che avrebbe avuto la seconda parte della mia vita e te l'ho detto, anche se mi hanno abbondantemente rubate le parole, :"verrà la morte ed avrà i tuoi occhi"....azzurri. E poi sono troppo identiche le nostre vite per non viverle insieme, non credi? Ti amo dolce tesoro e fin quando non ti avrò ...trovata, ti manderà le mie parole...o le mie canzoni... o le mie poesie. Non sono niente come letterato, lo so, ma vorrei riuscire ad esprimere lo stesso il concetto dell'amore. E grazie per avermi dedicato anche delle parole dolcissime per oltre 30 anni...ne avevo bisogno come la vita stessa...sì ...anche delle parole. Ma ora voglio solo amarti e niente più. E lo farò. E' una minaccia...... ......vedi anche stavolta mi hai fatto sorridere ed bello sorridere per te, perché ormai ti considero cosa mia, non come possesso intendi bene, ma come anima e cuore. Anche solo con quelli. Ti aspetto...aspetto la tua voce...e poi tra non molto ci vedremo...e mi terrai teneramente la mano, facendomi provare brividi dimenticati e passioni ormai perdute nella memoria e seppellite. '


Carlo Salvadorini pubblicato il 29.05.2008 [Testo]


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