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Uno scritto a caso

Angeli
[scritto] Ho concluso in modo diverso l'iniziare di una storia scritta da una ragazza che immagino non ne sarà stata compiaciuta...
Massimo Vaj
12.03.2011

UNA GIORNATA PARTICOLARE

L'esperienza di una giornata veramente particolare

Chiunque avrebbe reagito come lei ….. Cavolo! Nessuno si poteva permettere di trattarla in quel modo! E poi perché? Per un banalissimo errore di calcolo, accidenti per un attimo di distrazione si era dovuta subire una bella lavata di testa dal suo capo, dopo che aveva sudato sette camicie per rimettere in sesto quell’azienda! Ma gliele aveva cantate, oh si che gliele aveva cantate! Come se le sentiva ….. e poi era uscita sbattendo la porta. Doveva sbollire prima di tornare a casa e l’unico modo era andare a fare una bella passeggiata per il bosco, in mezzo alla natura si sarebbe calmata, amava quel bosco era fresco, profumato e silenzioso il luogo ideale per dimenticare e tranquillizzarsi. Era una splendida giornata e il sole filtrava attraverso i rami degli alberi disegnando bellissimi arabeschi nell’aria limpida e pura che prometteva l’arrivo della primavera, fece un respiro profondo e rigenerante e si inoltrò ancora più profondamente nella boscaglia dimenticandosi del tempo che passava e godendo, senza più pensieri, della lieve brezza che le scompigliava i capelli. Una folata di vento più forte la riportò repentinamente alla realtà, si guardò intorno improvvisamente attenta, l’aria si era fatta più fredda e il bosco non sembrava più tanto amico, si stava facendo buio, il sole stava tramontando e una certa inquietudine si fece strada nella mente di Laura quando si rese conto di non riconoscere il posto dove si era fermata. Non si era accorta di aver lasciato il sentiero mentre camminava con la testa fra le nuvole e adesso si era persa. Maledizione! Si frugò in tasca alla ricerca del cellulare …. Niente lo aveva lasciato in auto nella borsetta, la solita distratta. E adesso? Come avrebbe fatto a ritrovare la via del ritorno? Non poteva avvisare nessuno e si stava facendo sempre più buio, qualche stella faceva capolino negli sprazzi di cielo che si vedevano tra le fronde degli alberi, fece ricorso hai ricordi scolastici, dove stava la stella polare? Indicava il nord? Giusto? Aguzzò gli occhi …… e la vide ….. si era proprio lei, brillante e luminosa, se ricordava bene, la statale stava verso est …. Allora si girò a destra e cominciò a camminare, il buio era sempre più fitto, ma non si scoraggiò, sapeva che il bosco era sicuro e certamente la stavano cercando. Sarebbe tutto finito per il meglio, non poteva finire così! Improvvisamente vide una luce …… si era un lampione della statale, era salva, un senso di benessere la avvolse e finalmente si sentì in pace con il mondo.


simonetta giovagnoni pubblicato il 11.04.2011 [Testo]


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