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Uno scritto a caso

Il letto di un fiume chiamato amore
[poesia]
Luigi
22.09.2009

Ciao, sono un gatto, mi chiamo Gatto, nome scientifico (Felis catus).

UN GATTO SI RACCONTA

Ciao, sono un gatto, mi chiamo Gatto, nome scientifico (Felis catus).

Se qualche millennio fa ci fossimo incontrati in un bosco non sarebbe stato proprio un piacere. Forse non sarei riuscito ad ammazzarvi, siete troppo grossi e non sapete di un gran che, ma sicuramente non ne saremmo usciti tanto bene, ne io ne voi.

Sono un parente stretto di leoni, tigri, leopardi, linci e di un sacco di altri cugini, per la maggior parte buffoni anabolizzati che fanno i gradassi ma non si avvicinano nemmeno alla mia percentuale di successi nella caccia,  come cacciatori non valgono la metà di me.

Qualche millennio fa ho scoperto che coglionarvi era facilissimo e convenientissimo a livello energetico, che è poi la chiave di tutto. Cacciare è divertente ma è faticoso, il bilancio energetico deve essere sempre, positivo,  altrimenti si muore.  Ma a cacciare ci si guadagna poco,  appena il sufficiente per vivere.  A fronte delle calorie spese, giusto quel tanto che basta in piu' e neanche sempre.

Coglionare voi invece è stato l'affare del millennio, da non credere, che pacchia. E' bastato appena appena scimmiottarvi e moltiplicare il tutto x 10. Ronf..........ronf....... come ti voglio bene, strusc......strusc...e vai...., calorie a volontà, un posto sicuro,  molto guadagno energetico a fronte di pochissima spesa.

Alla fine siamo diventati talmente bravi che quasi è diventata una seconda natura. La prima c'è sempre, sta lì, sotto la superficie e me la tengo stretta, vedi mai dovesse servire ancora.

Vedi mai questi "Uomini" decidono di ricominciare a spararsi nel culo l'uno con l'altro come fanno da sempre e vedi mai che stavolta gli riesca meglio delle altre e spariscano veramente.

In realtà con quello che molti di voi pensano di me ho a che fare poco o niente, siete voi che non potete fare a meno di sovrapporre la vostra immagine su qualunque cosa o essere vivente,  proprio non vi riesce di farne a meno.  Al limite io sono un essere molto piu' razionale di voi, seguo delle regole precise, immutabili e troppe contorsioni mentali non mi servono a niente.

Non sono un animale "pulito", almeno non come lo intendete voi. Sono un cacciatore, ho a che fare con esseri magari piccoli e non troppo intelligenti ma vi assicuro cazzutissimi.  Veloci, determinati a sopravvivere a tutti i costi,  guardinghi,  dotati di sensi che rispetto a voi sembrano quelli dei supereroi dei fumetti; non certo come voi, che ad appena cento metri non sapete neanche annusare se quello della vostra specie che ha scorreggiato sia un maschio o una femmina, sempre che vi accorgiate che qualcuno ha scorreggiato.

Eppure anche voi siete stati cacciatori e ancora vi ci divertite qualche volta.

Essere "sporco" per me, sarebbe come per voi andare a caccia di cervi con i vostri superfucili cantando a squarciagola "O sole mio......"

Certo anche a me piace qualche volta marcare il territorio e sentire un pò di puzza in giro, ma quella è un'altra cosa.

Non sono "buono" o tenerone o dolceee , neanche "cattivo" certo,  aggressivo si, se serve, ma cattivo, baha…. e a che mi servirebbe ? Sono un gatto, bado alle cose serie dell'esistenza io, le stesse vostre, solo che io le ho sempre chiare, non le perdo mai di vista; voi le complicate, le perdete di vista, andate a cercare chissà quale superpadre ideale che ve le detti e ve le giustifichi o ve le cambi se non vi piacciono. Che grande perdita di tempo.

Sono talmente poco "buono", almeno come lo intendete voi, che se fate allo spiedo mio fratello e mi garantite che non faccio la stessa fine, me ne mangio volentieri un pezzettino anch'io, perchè no.., tanto per provare.

Sono talmente poco "buono", almeno come lo intendete voi, che se mi sale il testoterone, va bene tutto, sorella, madre, cugina e perchè no.. che differenza fà.

Adesso ho a che fare con uno tosto, veramente tosto. Uno a cui certe antropomorfizzazioni lo fanno cagare. Uno difficile insomma.

Ho vagato qualche giorno per il suo giardino e niente, non una crocchetta, un avanzo, niente di niente. Forse avrà pensato che se lo avesse fatto non me ne sarei piu andato. Poi ho commesso un passo falso, sono entrato nella sua cucina. Cazzo che scemo sono stato, se lo avessi fatto con il territorio di un altro gatto piu grosso di me sarei già morto. Certo la fame era tanta, ma non ho giustificazioni, sono un gatto, sono un cacciatore e fame o non fame certe cazzate non si fanno o perlomeno non si fanno facendosi scoprire.

Insomma il tipo mi ha catturato e non mi ha fatto comunque male, chissà perchè. Mi faceva fuori e problema risolto no...Mi ha anzi dato da mangiare, finalmente, mi ha caricato su una di quelle cose puzzolenti che usate per muovervi, e mi ha portato lontano da casa sua.

A quel punto non sapevo piu' che fare, questo mi ci avrebbe lasciato veramente in mezzo al bosco. Vabbè, mi sono detto facciamo quello che  sappiamo fare meglio dopo la caccia. Sguardo languidissimo, quasi moribondo, miagolio iperflebile, simulazione morte imminente insomma. Mi è andata bene.

Adesso sono a casa insieme a un'altra stronza della mia specie. Certo, dovrò fare attenzione. Questo non si vergogna per niente a mollarmi un calcione se violo i suoi spazi o provo a marcare il suo territorio come mio. Questo non  antropomorfizza una sega. Qui si gioca a carte scoperte, signori.

"CREDE LUI....."

 Eccolo..., sta arrivando, scusate signori, magari ci sentiamo un'altra volta, si va in scena.

Ciaoooooooooooo....... ronf...... ronf....., come mi sei mancato strusc...... strusc......, ma lo sai che sei proprio carino......... Giochiamo un po’………………..


Giulio pubblicato il 06.05.2021 [Narrativa]


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