Registrati | Accedi

News & scritti

Ricerca

Autore:

Titolo:

Anno (le 4 cifre):

Genere:


Le illusorie "exit"

Se vincono gli indipendentismi

Gira in rete l'immagine dell'Europa come sarebbe a dar retta a tutte le spinte indipendentiste, praticamente non resterebbe unita neanche una nazione come è stata configurata dopo la seconda guerra mondiale. È vero che da allora ci sono stati tanti rivolgimenti e divisioni, passati persino per altre guerre e distruzioni, ma è anche vero che si è cercato di limitare la litigosità europea con quella che sembrava la soluzione per i troppi particolarismi: l'Unione Europea. 

Sforzi che comunque sono rimasti ad un livello troppo superficiale senza incidere realmente sulla base culturale dei popoli, alimentando solo la speranza di ottenere esclusivamente un miglioramento economico. La corsa ad entrare nell'Unione da parte dei vari stati e staterelli è stata basata prevalentemente sulla giusta comprensione che inseriti in un contesto più grande si poteva avere un maggior peso nell'economia mondiale, ma anche nella convinzione di poter più che altro ricevere, piuttosto che dare, dalla grande mamma Europa. Senza una effettiva politica di unione gli effetti di una federazione zoppa si sono visti a distanza. Alla lunga una mancanza di visione d'insieme sta finendo con il penalizzare interamente il continente a vantaggio di nazioni o confederazioni da secoli unite e rodate come unica entità politico-economica. In Europa poi manca anche una lingua comune e siamo rimasti fermi alla conformazione medievale, litigiosa, rancorosa e profondamente egoista. 

La cartina così tratta da un articolo su Reddit è stata richiamata e riutilizzata da tanti giornali online ciascuno con le sue interpretazioni, ma io credo che nel caso italiano la spaccatura in dieci entità territoriali sia del tutto ottimistica. Noi siamo rimasti all'età comunale con particolarismi di quartiere, rione, financo strada. Non siamo in grado di unirci e proprio per questo soggetti ad essere dominati da chi usa questa divisione a suo vantaggio. Il detto romano "divide et impera" (dividi e comanda) con noi è superfluo, siamo già profondamente divisi.  Stiamo assistendo a delle regressioni dal punto di vista sociale che hanno dell'incredibile, i famosi corsi e ricorsi della storia. Se non fosse che siamo sempre connessi nel mondo virtuale penserei ad un oscurantismo di livello medievale. Ma in realtà la connessione è solo apparente, nel mondo siamo sempre più soli e sballottati nell'individualismo più bieco e meschino.

A cosa ci porterà tutto questo? Facile dirlo, le grandi potenze, quelle veramente grandi  perché coese e forti economicamente, sono pronte a scatenare una guerra sul nostro territorio. Una guerra inizialmente economica ma che poi potrebbe diventare reale se disparità sociali e fame facesse aumentare la cieca rabbia del popolo che poi finisce con il ritorcersi sempre verso i più deboli. Non ho fiducia in questi particolarismi europei che pensano che da soli si poter affrontare le nuove vicende economiche mondiali. Di Davide contro Golia ne è esistito solo uno, sono mere illusioni. Il moderno Golia, la Cina, ha modalità diverse di quelle del rozzo gigante spocchioso. Blandisce con il suo denaro, impone con la sua mancanza di democrazia, copia e brevetta senza tema di essere sanzionata. Ci stiamo facendo la guerra fra di noi e respingendo i poveri emigrati che non hanno modo di conquistarci mentre abbiamo spalancato le porte a chi invece ci comprerà con il nostro benestare. Invece di sforzarci di diventare un'unica grande nazione, l'Europa, abbiamo tenuto in caldo i nostri particolarismi. Tutti quanti abbiamo fatto così, nessuna nazione esclusa. E prima o poi tutti quanti saremo comprati. Non mancherà molto che davvero la famosa scena del film di Totò sulla vendita della fontana di Trevi diventi una realtà, già immagino l'intera area chiusa ed biglietto salato da pagare per entrarci.

Bravi continuate a focalizzarvi sul pensiero di "aiutare" gli altri a casa a loro, a breve compreranno noi e casa nostra.

Cartina Europa degli indipendentisti


Amanda Decori pubblicato il 23.12.2019 [ Attualità ]


  Vuoi dare il primo "Mi piace" a questo scritto?


Commenti dei lettori
Per lasciare un commento Registrati | Accedi