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Noia

Combatterla o accettarla?

Il periodo di limitazione alla libera circolazione per riuscire ad arginare il contagio da coronavirus è appena iniziato ma qualcuno sente rinascere un sentimento che spesso gli adulti non conosco più a causa dei numerosi impegni. Difficile che lo provino i genitori di bimbi piccoli, sicuramente impegnati ancora di più nella loro cura, ma fra i tanti single o genitori di figli adulti questo sentimento si sta già manifestando. Con la vita sociale praticamente azzerata e l'impossibilità di frequentare palestre, cinema o altri svaghi, il rischio della noia è effettivamente dietro l'angolo. Certo sarebbe una buona occasione per riprendere a leggere ma questo è un vero punto dolente, se non sei un'amante della lettura hai bisogno di qualcosa che acchiappi il tuo interesse per prevalere su quel sentimento così fastidioso, altrimenti rischi di amplificarlo.

Cosa fare? Sarebbe già un bel passo avanti individuarlo, non tutti riescono a chiamarlo esattamente con il suo nome. Nella nostra società non è consentito annoiarsi, devi sempre fare qualcosa e se non riesci a trovarla vuol dire che sei un incapace. Così molti abituati ad una vita frenetica fuori casa dopo la prima abbuffata insperata di sonno si ritrovano a dire "non so cosa fare!".

Sembrerebbe quasi un insulto nei riguardi di chi invece in questo momento si sta dando da fare per superare l'emergenza. Occorre essere grati e supportare nei modi possibili gli eroi dei nostri tempi, tuttavia ciascuno ha anche il dovere di prendersi cura di sè perché il proprio benessere si riflette anche sugli altri. Perciò niente sensi di colpa se ci si sente annoiati, non aggiungiamo sentimenti negativi.

Di nuovo la domanda: cosa fare? Molti reagiscono ai primi sintomi di noia trovandosi subito qualcosa da fare, la loro pazienza è davvero limitata e situazioni che richiedono attesa li mettono a disagio facendo sentire il tempo passato inattivamente come infinito. Sono abituati a fuggire da quel sentimento che comunque la vita nelle sue sfaccettature ci obbliga ad affrontare. Il problema è che in questa situazione l'attesa diventa quotidiana e se non si hanno degli interessi all'interno della propria casa si rischia davvero di trovarsi in breve in uno stato di profonda frustrazione. Occorre sapere che "fermare le bocce" spesso serve per  prendersi quel tempo necessario per riflettere sulla propria vita, evitando di farsi ubriacare dalla iperreattività. Imparare ad accettare la noia, imparare a mettere in pausa il cervello, silenziarlo, imparare a meditare e calmare quell'ansia insana del "fare-fare". Per un iperattivo cercare di uccidere la noia faccendo zapping o cercando convulsamente su internet qualcosa che lo interessi può essere un modo veloce per sentirsi rapidamente come un leone in gabbia. Prendersi una pausa dall'agire, provando noia aiuta a capire il valore dell'attesa. Si impara ad accettare quelle cose che la vita ci riserva e che non possiamo cambiare, si capisce che non sempre volere è potere, che esistono delle situazioni in cui è solo il tempo a scandire la nostra esistenza. La noia può aiutarci ad apprezzare da ogni punto di vista tutte le altre situazioni di piacere che la vita ci da.

E per chi è già apatico? Sicuramente chi ha l'abitudine dopo il lavoro di scaraventarsi sul divano passando da un canale televisivo all'altro può avere l'illusione di trovarsi in un inaspettato paradiso, ma non è così! Passati i primi giorni di sbornia televisiva, l'inattività forzata unità alla naturale predisposizione a non riuscire a trovare degli interessi può far insorgere la noia. Paradossalmente per questi soggetti forse è più difficile approfittare della situazione per imparare qualcosa, loro tendono all'inattività e la cercano normalmente, tuttavia la noia forzata, imposta e prolungata può essere più dannosa proprio perché asseconda una naturale predisposizione. E quindi che fare?  Sarebbe il momento giusto per imparare a combatterla dedicandosi per esempio alla meditazione, che ovviamente avrà uno scopo e sviluppo diverso rispetto all'iperattivo. Oppure trovarsi dei semplici hobbie casalinghi con quello che si ha, in questo modo si obbliga il proprio cervello a uscire fuori dall'abituale atteggiamento apatico. 

La noia è un sentimento che ci da delle indicazione su noi, usarla per imparare a comprenderci ed accettarci è l'opportunità che questo momento di forzata inattavità ci offre. Quello che comunque resta sempre assolutamente necessaria è la nostra volontà, senza quella sono tutte parole al vento!


Fabiana pubblicato il 12.03.2020 [ Anno 2020 ] Emozioni


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