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Uno scritto a caso

Lo Specchio
[scritto]
Severus
10.10.2011

LA BEFANA E BABBO NATALE


(La composi nell'anno in cui fu soppressa la festa dell'Epifania,

ma penso che sia tuttora valida sia per la progressiva scomparsa del-

la Befana dalla nostra tradizione a causa del Babbo Natale che

anticipa gli acquisti sul mercato,sia per una scuola progettata per

una progressiva erosione della sua efficacia educativa).

Soffia il vento nella notte:

Dentro il mondo scuro scuro

Chi si arrampica sul muro?

Chi cammina quatto quatto

Sulle zampe come un gatto

Sulle tegole del tetto?

Soffia il vento nella notte.

Forse,forse è la Befana,

La Befana della nonna,

Che va in cerca del camino

Per portare ad un bambino

I suoi doni nelle calze,

Nelle calze a buchi e a toppe?

C'è la luna nella notte!

Sulla scopa va la Vecchia,

Va la Vecchia brutta e nera;

Cerca,cerca sopra il tetto

Ma non trova il caminetto

Per discendere al lettino,

Dove un bimbo sogna e dorme.

Stan le stelle nella notte.

Brutta strega la Befana

Sa i cattivi e quelli buoni,

Riconosce quelli attenti,

Quelli bravi nella scuola

Ed a questi porta i doni;

Ma a quegli altri,ai più cattivi

Porta cenere e carboni

Nelle calze a buche e a toppe.

Punge il gelo nella notte.

Brutta strega,vecchia,antica,

Tutta rughe,senza denti,

Tutta occhi sempre intenti

A guardare chi fa bene,

A guardare chi fa male,

Per portare al più birbone

Solo cenere e carbone

Nelle calze vecchie e rotte

Tuba il gufo nella notte.

Fuori! Fuori la Befana,

La vecchiaccia d'altri tempi!

Dalle case sia bandita!

Non vogliamo che essa giudichi

Chi fa bene e chi fa male,

Non vogliamo che il più buono

Sia distinto dal furfante.

Va la volpe nella notte.

Noi vogliamo ad ogni istante

Che al pigro,che al cattivo

Non sia detto che sia tale;

E vogliamo che chi studia

E sui libri sgobba assai

Al somaro resti uguale.

Tutto tace nella notte.

Fuori! Fuori! La Befana

Sia beffata,sbeffeggiata,

Sia derisa,sbertucciata,

Sia schermita,sia bandita,

Maltrattata,sia punita,

Sia punita con le botte,

Sia cacciata alla sua tana

Con la testa e le ossa rotte.

Soffia il vento nella notte..

Venga qui Babbo Natale,

Che col candido barbone

Assomiglia ad un caprone!

Sarà sempre applaudito,

Perché vecchio rimbambito

Non distingue il più poltrone,

Non distingue il buono a nulla,

Porta i doni a tutti quanti,

Sia ai buoni che ai birbanti,

Venga qui col suo mantello,

Suoni,suoni il campanello.

3

Venga,venga e qui ci vuoti

Tutto intero il suo gran sacco:

Tu ti prendi quel cartoccio,

Io mi prendo quel gran pacco,

Lui si prende quel fantoccio,

Quel si prende il suo trenino.

Con lui sì che siamo amici,

Siamo uguali ma felici.

Suoni,suoni il campanello,

Via, gli apra quel monello!

Che c'importa,che c'importa

Se ci credono marmocchi

Tutti furbi e intelligenti ?

Siamo ormai tutti Pinocchi

Nel paese dei balocchi,

Senza voti né qualifica,

Con soltanto la verifica

Nel rapporto con noi stessi:

Sia piccini che più grossi

Siamo poi tutti promossi.

Suoni,suoni il campanello,

Via,gli apra quel monello !

Venga ognor Babbo Natale

Con quel candido barbone,

Col faccione gioviale,

Con l'aspetto di caprone:

Viva ! Viva ! Ci voleva

Un signore cosiffatto,

Un signore mentecatto,

Un signore che non vede

Ora il mondo com'è fatto !

Venga presto col cappello,

Suoni,suoni il campanello !

Venga ognor Babbo Natale,

Qui nel mondo degli eguali;

Coi suoi doni si cancelli

Ogni segno di bravura

Che il più sveglio ti gratifica

E il più pigro ti mortifica:

Siamo tutti a una misura

Per rispetto della logica,

A dispetto della legge

Che governa la natura.

Venga presto sul cancello,

Suoni,suoni il campanello!

4

Venga presto questo falso

Giramondo di babbeo

Che confonde col Natale

Lo scherzoso Carnevale;

Lasci il mondo tale e quale

Con i doni per ricchi

E la fame dentro agli occhi

Dei più poveri;e non tocchi

Nelle tasche di chi ha

Alcunché per chi non ha.

Suoni,suoni il campanello,

Entri pure quel cialtrone

Col suo stupido cappello,

Con quel lepido barbone !

Venga presto e a tutti dica:

Viva,viva i marmocchini!

Viva,viva i più cretini!

Viva,viva il fannullone

E chi dorme e non lavora,

E chi in testa non ha idee

O le manda alla malora!

Viva,viva! Noi fondiamo

Una nuova società,

Che ha il suo fine nel progresso

Della nostra asinità !

Entri pure,per piacere,

Entri pure quel cialtrone;

Avrà calci nel sedere

E legnate sul groppone !


Luigi Filippetta pubblicato il 03.01.2008 [Poesia]


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