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Uno scritto a caso

Due stanze ed un bagno
[scritto] microscopici
daria cemonda
05.11.2009

Preti e cani

C'è il cane da caccia ed il cane da guargia. C'è il prete da gite e quello da patronato. Ognuno è sè stesso

PRETI

 

Le razze dei cani si sono sviluppate nei secoli per adempiere ad una determinata funzione. Da quando il primo cucciolo di lupo o di coyote ha seguito un nostro antenato nella sua capanna, l'uomo ha sempre cercato di esaltarne le caratteristiche che piu' gradiva, favorendo quindi l'affermarsi delle varie razze. scegliendo gli accoppiamenti che garantivano una certa caratteristica morfologica od un certo tratto caratteriale, si e' arrivati progressivamente ad una differenziazione e specializzazione cosi' spinta tanto che nessuna altra specie puo' vantare soggetti tanto diversi. Si pensi ad esempio al microscopico pincher nano che non arriva ai 2 kili di peso ed al gicantesco San Bernardo che puo' raggiungere I 100 kili. A ben guardare vi e' piu' differenza tra le due razze di cani che non tra il S. Bernardo stesso ed un gatto. IL bedington terrier assomiglia di piu' ad un agnellino di quanto assomigli per esempio ad un bull dog. Anche le attitudini delle varie razze si sono vieppiu' differenziate con il passare del tempo. Un cane da caccia sara' il miglior compagno dell'uomo in questa attivita' ma sara' inutile chiederlgli di fare la guardia alla proprieta' come saprebbe fare egregiamente invece un rotwailer od un pastore tedesco. Nelle razze da caccia la selezione ha esaltato l'istinto predatorio mentre nelle razze da guardia l'istinto della protezione del territorio. E'affascinante vedere come le caratteristiche comportamentali delle varie razze si siano fissate nel codice genetico, come se anche l'apprendimento di determinati comportamenti potesse essere trasferito direttamente e misteriosamente sul DNA. Come se chi con fatica e con applicazione impara qualcosa, lo potesse poi trasmettere alla propria discendenza sotto forma non di eredita' economica ma come trasmissione di una specifica abilita', di una specifica sensibilita' di un particolare gusto. Un cucciolo di pointer di pochi mesi di eta' si mette automaticamente in ferma in presenza di una sola piuma di un volatile. E' un atteggiamento del tutto istintuale, il cane non ha la minima idea del motivo che lo spinge a comportarsi cosi' ma e' condizionato prima di ogni successivo addestramento ad immobilizzarsi. Che sia solo frutto della selezione? E' solo dovuto all'uomo che favorendo gli accoppiamenti tra I soggetti piu' inclini ad un tale comportamento lo ha fissato nei secoli nel DNA della razza? O si potrebbe anche, e sarebbe molto piu' affascinate, ipotizzare che in qualche modo, fino ad oggi misterioso, anche le cose apprese con l'addestramento si possono inscrivere nel patrimonio genetico della razza ed essere cosi' tramandate di generazione in generazione sotto forma di specifiche abilita'? Quest'ultima ipotesi seppur meno scientifica e' certamente piu' affascinante. Comunque sia, certo e' che ben difficilmente si potra' ottenere che un huskie obbedisca prontamente agli ordini del padrone come farebbe in maniera egregia un border collie, cane da sempre utilizzato e selezionato per la conduzione del gregge. Chiedere ad un flemmatico bassotto inglese di tirare la slitta non sarebbe certo una buona idea, egli guarderebbe con occhio triste ed interrogativo la muta di huskies di alaskan malamut e di samoiedo mentre eccitati ed entusiasti si danno da fare abbaiando ed ululando tra I finimenti della slitta, chiedendosi perplesso il motivo di tale esaltazione. Non sempre le dimensioni e l'aspetto del cane ci possono indirizzare correttamente circa le sue caratteristiche caratteriali; chi avesse provato a far vivere un piccolo ed apparentemente innoquo fox terrier nel suo appartamento di citta', dopo aver pagato piu' volte le spese del tappeziere, dell'imbianchino, del muratore ed aver dovuto riacquistare tutti I mobili, lo dovrebbe saper bene. Il fox terrier e' infatti un cane che non si e' mai visto allo specchio ed ha un grosso complesso di superiorita', pensa di avere le dimensioni di un alano e si caccia con entusiasmo in tutte le zuffe che puo' con ogni tipo di animale escluso l'uomo. Questo piccolo cane veniva e viene forse ancora oggi usato per la caccia alla volpe e la caccia da tana, per questo motivo gli fu mozzata la coda. Il fox terrier infatti non esitava ad infilarsi nella tana della volpe avvinghiava la volpe come meglio poteva e l'antico cacciatore afferrando il suo ausigliario per la coda, come se la coda fosse un manico, poteva estrarre dalla tane cane e volpe avvinghiati in un abbraccio mortale. Questo esempio puo' dirci qualcosa sul caratterino del nostro amichetto. Un' altra razza che ridurrebbe, in alcune ore, il vostro appartamento, in un ammasso di macerie, e' il pastore belga malinois, cane intelligentissimo ed affettuosissimo verso il padrone, ma nevrile e perennemente in movimento. Egli escogiterebbe in pochi minuti, se lasciato solo, dei sistemi di sabotaggio di tutte le vostre cose che nessuno avrebbe creduto possibile fossero attuati in cosi' breve tempo . E' piu' facile tenere in casa un grosso akita inu dal carattere felino o addirittura un gigantesco bovaro del bernese che non un piccolo fox terrier. Da quanto precedentemente detto si puo' comprendere che non esiste il supercane il cane ideale che raccolga in se' tutte le migliori caratteristiche di tutte le razze ma solo il cane che ha sviluppato al meglio l'una o l'altra di moltissime caratteristiche morfologiche e caratteriali. Esistono, e' vero, cani molto versatili, come ad esempio il pastore tedesco, il labrador o il border collie, ma non potranno mai essere esasperati specialisti in una singola attivita'.

La stessa cosa si e' verificata, nel corso degli anni, per I preti.

Vi e' una tipologia diversissima di preti che si sono andati differenziandosi a seconda dell'habitat a seconda delle condizioni costituzionali e temperamentali di base, a seconda della famiglie di origine, dell'educazione avuta negli anni del seminario ed in relazione ad innumerevoli altre influenze che non possono tutte essere elencate.

Una delle tipologie maggiormente rappresentate soprattutto nelle provincie del veneto, ma piu' in generale di tutta Italia e' il cosidetto " Prete da patronato" . In passato le due tipologie, prete da patronato e prete da gite venivano riunite sotto un'unica denominazione : "Prete da gite e da patronato." Piu' modernamente si tende a distinguere I due tipi di prete in base a delle piccole ma importanti differenze. Il tipico prete da patronato e' un ottimo organizzatore di tutti I tipi di tornei: calcio pallavolo, calcio balilla, ping-pong, pallacanestro ecc… ec…

Segue le squadre nelle varie gare interparrocchiali ed e' molto fazioso nel tifo: molto piu' fazioso ed irragionevole dei partecipanti ai vari giochi. Si narra di preti da patronato che dopo la sconfitta della loro squadra, per loro sempre ingiusta ed immeritata, sono scappati dal campo dove si svolgeva un torneo di calcio trafugando la coppa del primo classificato e portandola nella propria parrocchia. Da questo posto sicuro e familiare l'hanno poi difesa per anni dai tentativi di recupero dei legittimi vincitori, anche contro il parere del vescovo. Il prete da patronato e' molto resistente alle intemperie, lo si puo' vedere facilmente negli assolati pomeriggi di Luglio ed Agosto arbitrare partite dicalcio correndo e sbraitando piu' di quanto non facciano tutti I giovani giocatori messi insieme. E' molto ghiotto di spume Ginger e di paste. Ama assistere nella saletta del patronato, assieme ai giovani della parrocchia, alle partite di calcio di serie A , e' di solito molto tifoso del Milan o al limite della Juve e ama discutere della sua squadra scherzando ma non troppo. Odia andare a confessare le vecchiotte del paese che continuano a disturbarlo con le loro ossessioni sul peccato di cui non gliene potrebbe fregare di meno. Odia le lunghe discussioni teologiche, accetta I dogmi religiosi come fossero regole del calcio, quindi non vede il motivo di discutere: rigore e' quando arbitro fischia. Che diamine! Non siamo mica al processo del Lunedi'! La sua piu' grande soddisfazione sarebbe poter avviare un giovane del patronato all'attivita' sportiva agonistica professionistica. A volte I preti da patronato avviano I giovani anche a suonare in un gruppo o in una piccola banda, se sono capaci dirigono anche un coro, altrimenti si limitano ad organizzare. A volte organizzano anche piccole rappresentazioni teatrali con le cosidette battute da patronato che sono caratterizzate dal fatto che a prescindere dal contenuto della battuta, tutti ridono sempre a crepapelle. Altre volte organizzano le tipiche feste da patronato, dove si fanno I famosi scherzi da patronato: ad esempio si cerca di colpire con un calcio violentissimo I testicoli di un compagno assolutamente senza motivo alcuno, oppure si versa una intera bottiglia di spuma sulla testa di un altro giovane partecipante mentre non puo' muoversi, immancabilmente tutti devono gridare a squarciagola.

Il demonio, per il quale tentare un prete e' una delle massime ambizioni, ( In Veneto si dice che il boccon del prete sia il culo del pollo, mentre il boccon del Diavolo e' l'anima del prete), cerca di fare breccia nell'anima del prete da patronato usando prevalentemente l'arma sempre affilata della lussuria. Sono infatti di solito preti giovani ed in buona salute e per quante energie sprechino correndo e sbraitando tra I ragazzi ne avrebbero tuttavia a bizzeffe da dedicare al gentil sesso. Alcuni di questi preti, col loro inesauribile entusiasmo, riescono a conquistare, per qualche periodo della loro vita, delle meravigliose fanciulle, di cui rimarranno per sempre innamorati. Altri conquisteranno soltanto delle rotonde "fugassone" ( da focaccia) da patronato, orribili soalfe moraliste che si faranno sposare , dopo di che I nostri eroi acquisteranno per sempre l'occhio spento del prete sposato. Povero Cristo che, sottoposto a doppi doveri e sommerso da critiche da parte di tutti, dovra' portare due croci e non sara' aiutato da nessuno. Altre volte il prete da patronato dopo aver provato l'ebrezza del sesso passera' tutta la vita come un'ape svolazzando di fiore in fiore e continuando a negare l'evidenza a tutti, anche a se stesso. Altre volte infine il prete resistera' e dedichera' eroicamente al patronato tutte le sue energie.

Un'altra tentazione che il diavolo usa spesso con questa categoria di preti e' quella di far loro perdere la fiducia in maniera tale che dopo anni di lavoro non credano piu' nell'utilita' di quello che stanno facendo. Chi cade in questa tentazione comincia a porsi mille domande perde l'entusiasmo, perde l'energia e cade in depressione. A volte e' il tifo per il Milan a farli uscire da tale stato, a volte e' piu' difficile.

IL PRETE DA GITE

Il prete da gite e' molto simile al prete da patronato ma stranamente anche soggetti appartenenti ad altra tipologia es il prete mistico od il prete commercialista una volta saliti sul bus possono trasformarsi in un prete da gite ed allora mutano radicalmente il loro carattere, prendono in mano il microfono si mettono a raccontare barzellette, fatterelli, spiegano con passione ed allegria le caratteristiche turistiche dei luoghi da vedere. Come abbiamo detto voler usare, ad esempio, un prete commercialista come prete da patronato sarebbe come mettere un cane da caccia od un levriero a fare la guardia alla casa: una pacchia per I ladri. Viceversa stranamente tutti I tipi di prete anche I piu' seri e scostanti una vota saliti a bordo dell'autobus per le gite parrocchiali, possono trasformarsi nel prete da gite, tanto che I parrocchiani se ne accorgono e dicono:" Guarda don Mario com'e' diventato di compagnia, pero' non me l'aspettavo…"

Spesso, specialmente nei tempi antichi ed in campagna, durante queste gite le giovani della parrocchia, sempre trattenute ed impaurite dalle mamme potevano avere I primi incontri con l'altro sesso. Alcune volte erano cosi' ingenue e timide che non avevano neppure il coraggio di dire di no e tra lo stupore ed il turbamento di avere per la prima volta qualcuno che si interessava fortemente a loro ci lasciavano le penne. Oggi per fortuna tutto cio' non accade piu'.

 

IL PRETE FORMALISTA

Queto tipo di prete si occupa soprattutto di liturgia : di che colore devono essere I paramenti durante il tempo dell'avvento, di dove debbano essere poste le balaustre, di come I fedeli debbano mettere le mani per ricevere la comunione, di come debbano essere somministrate le benedizioni ecc… ecc… Se qualcuno gli chiede se Dio esiste o no o di fare un paragone fra le varie religioni, si incazza come una vipera e risponde che sono argomenti da filosofi, a lui queste cose non interessano, impegnato com'e' nella liturgia. " Cosa volete che interessi a me se Dio esiste o no! Io devo controllare quanti C.C. di acqua Santa versare nell'acquasantiera per raggiungere il livello regolamentare e mille altri problemi del genere. Ho altro per la testa io!" Questo tipo di prete deve ancora riprendersi dal fatto che la chiesa ha riabilitato la figura di Galileo Galilei e pensa che sia stata una decisione incauta presa troppo in fretta. " Di questo passo dove andremo a finire?"

Un altro cruccio della sua vita e' che non si usa piu' il latino come una volta. E' convintissimo infatti che le benedizioni in latino valessero di piu' e che le messe di una volta fossero migliori di quelle di oggi.

Forse e' talmente impegnato in queste cose formali perche' da' gia' per scontato che I fedeli siano tutti cattolici convinti ed osservanti. Purtroppo per lui, le cose non stanno cosi'. Per gran parte dei fedeli la liturgia non e' che uno dei tanti modi per adorare Dio, tant'e' che altre religioni hanno liturgie del tutto diverse. Gran parte dei fedeli si chiede invece se c'e' qualcosa dopo la morte, se esiste uno spirito immortale o se saremo tutti quanti mangiati dai vermi. Intanto lui imperterrito controlla il livello dell'acqua santa, si accerta che il numero di candele accese da S. Antonio non superi quelle della Vergine Maria e controlla le distanze delle varie immagini sacre.

Se I giovani del patronato, nel primo pomeriggio giocano a calcio vicino alla camera dove dorme, questo tipo di prete requisisce il pallone e lo nasconde, lo buca, lo taglia, lo sgonfia. Come fosse un atto liturgico.

 

Il demonio non usa nemmeno tentare questo prete . Lo lascia stare, che va bene cosi'. Al momento del suo trapasso bastera' mandarlo all'inferno apponendo sul cancello d'ingresso la scritta Paradiso e lui sara' contento e non si porra' tante domande. La sua pena sara' riordinare per tutta l'eternita' le forche di tutti I diavoli dell'inferno.

IL PRETE COMMERCIALISTA

Questo tipo di prete viene di solito mandato in parrocchia dal vescovo per sanare il bilancio dopo che il precedente prete, un po' sprovveduto, un po' troppo caritatevole o un po' troppo furbo ha dilapidato le casse della parrochia. Generalmente questo prete e' una persona serissima ed affidabilissima, molto abile e scaltra negli affari. Purtroppo ha l'umanita' di un marziano. Non ha mai tempo da dedicare alla gente, impegnato com'e' nei suoi registri contabili, che redige con una cura ossessiva a prova di finanziere. Sensibilissimo al giudizio della gente non si muove quasi mai dalla sacrestia per non dare scandalo e per non incontrare persone che gli possano chiedere qualche tipo di aiuto. E' in perenne conflitto con la perpetua che non vorrebbe mai pagare. Quest'ultima lo detesta, vorrebbe andarsene e rimpiange con tutto il cuore il prete precedente. Ha sempre molta fretta tanto che nemmeno il demonio riesce a trovare il tempo o un qualsiasi appiglio per poterlo tentare. Finira' con ogni probabilita' ad aggiornare I registri di presa in carico giornaliera dei dannati all'inferno senza nemmeno notare la differenza rispetto alla vita in questo mondo.

IL PRETE GAY ETERNAMENTE IN LOTTA CON SE STESSO

Questa tipologia era discretamente diffusa soprattutto nel veneto tanto che qualcuno l'ha definita 'Tipologia regionale" invece al giorno d'oggi e' diffuso in tutte le regioni. E' un prete di piccola stazza, magro e nevrile, spesso con gli occhialetti. Caratterialmente alterna periodi di misticismo assoluto, durante I quali non si concede il minimo svago, la minima distrazione, a periodi di sadismo completo e di rabbia pura. Solitamente e' molto timido e pudico. Se messo di fronte alla possibilita' di un contatto fisico se ne allontana sculettando dignitosamente. Di solito sublimando le sue pulsioni riesce ad ottenere da se stesso una rigida disciplina che gli consente non di rado di raggiungere posti di potere nella gerarchia ecclesiastica. A volte quando raccomanda un fedele a qualche politico, si lascia andare e gli pone delicatamente una mano sopra un ginocchio, in queste occasioni un brivido voluttuoso gli percorre la schiena, ma si ferma subito, si irrigidisce e si ricompone, tanto che il raccomandato di turno rimane col dubbio: "Ma che el sia kula?" E' ammirevole per l'autocontrollo che esercita su se stesso, ma non riesce a farsi amare dalla gente che avverte in lui qualcosa di forzato di trattenuto e di sadomasochistico. Molti preti appartenenti a questa tipologia in passato usavano portare il cilicio. Nemmeno Satana in persona riesce a tentarlo efficacemente e se qualche volta egli cede, subito si pente e ritorna piu' incazzato di prima alla vita precedente.

IL PRETE GAY MANIFESTO

Solitamente di taglia piu' grossa del precedente e di carattere amichevole e pacioso. Egli si affida massimamente nella misericordia di Dio e' molto affabile con tutti, in particolare con I giovani che ama molto e cerca sempre di isolare in canonica od in qualche stanzetta del patronato, con la scusa di raccontar loro qualche fatterello sulla vita dei Santi o chiarire loro qualche dubbio spirituale. E' molto amante del sacramento della confessione e attende nel confessionale come un lupo mannaro aspetta la sua preda. Indaga e scandaglia tutti I particolari della vita sessuale dei giovinetti della parrocchia: " Hai commesso atti impuri? Ti sei toccato? Quante volte al giorno? Dove? Con Chi? Hai amicizie particolari? Raccontami di queste amicizie particolari, confidati con me," Degli altri peccati s'interessa poco e li liquida con due parole al termine della confessione. Quando parla con I giovanotti le sue mani sono in perenne movimento dal collo alle spalle alle braccia alle coscie, non si fermano mai, attendono qualche cenno d'assenso anche inconsapevole per poter andare oltre. Con il demonio ha uno strano rapporto convinto com'e' di riuscire a fregarlo pentendosi poco prima di morire ed e' una gara che vince quasi sempre.

IL PRETE FALSO

Il prete falso non e' mai stato ordinato sacerdote. Di solito e' molto paziente con la gente, e' accondiscendente, non risponde mai male e' sempre cordiale ed educato. Tutto il paese lo ama con tutto il cuore, tanto che, non di rado, una volta che sia stato scoperto, I fedeli raccolgono le firme per poterlo riavere indietro come sacerdote. Questo fenomeno delle firme non di rado accade anche per I medici falsi I pretori falsi ecc… ecc… Tutte figure molto amate dalla comunita' per il loro comportamento impeccabile per il loro impegno indefesso e per la perizia non comune dimostrata nella professione. Evidentemente sono persone felici perche' in qualche modo sono riuscite a far fessi tutti, nello stesso tempo sono impaurite e non hanno nessun interesse a contrariare nessuno, per questo la gente li ama. Il prete falso, se e' di carriera, si caratterizza anche per l'impeccabilita' con cui indossa la tonaca e per la perfezione formale delle sue messe e delle sue benedizioni. Il demonio non ha molto interesse verso il prete falso. A volte lo annusa solamente e se ne va senza fargli niente.

IL PRETE STRANO

Questo tipo di prete e' il piu' particolare di tutti. Non lavora per qualche scopo preciso od in vista di qualche meta futura. Fa quello che deve fare momento dopo momento ed e' all'interno della propria leggenda personale, percio' riesce a trovare tanto tempo, tempo che nessun altro trova. Sia egli un missionario o un prete che lavora in parrocchia od in una comunita' di tossicodipendenti od un semplice cappellano, egli si adopera per il bene della comunita', non per farsi ben volere dalla gente, non per acquisire meriti od onori, ma perche' e' contento cosi',e si diverte in questo9 modo. Non e' sempre accondiscendente, ma mantiene una propria opinione, non cambia come una bandiera al vento. A volte e' persino causa di grosse discordie nella comunita' in cui vive, noncurante di cio', si batte con tutte le sue forze per cio' in cui crede senza tuttavia provare odio per gli avversari.

A volte riesce a rinunciare alla vendetta perdonando I nemici senza assumere un atteggiamento sprezzante ne' sentirsi superiore. Crede in Dio ma non ha bisogno di miracoli. Studia le Sacre scritture non per erudirsi ma per trarne un aiuto nella vita di ogni giorno. Come detto precedentemente, non ha quasi mai fretta perche' sente che sta facendo in quel preciso momento cio' che deve fare. Non e' impegnato alla realizzazione di grandi opere future ma costruisce quel poco che puo' giorno per giorno, piano piano. Riesce a parlare col faccendiere, con il politico, con l'imbroglione, senza perdere la sua purezza d'animo, non si impaurisce ne' si perde d'animo se deve trattare coi potenti. Nemmeno I familiari o l'amico sapientone riesce a ferirlo profondamente, perche', pur tenedo conto dei giudizi degli altri, alla fine riesce a provare per loro un pizzico di comprensione di misericordia di simpatia. Tutto cio' lo salva dai sentimenti negativi del risentimento, dell'odio e dell'invidia. Di fronte all'ingiustizia lotta con costanza e pazienza. Ha il coraggio di chi una volta perso tutto, si rialza e ricomincia tutto da capo, convinto che la battaglia sara' lunga ma che egli non desistera'. Quest’uomo ci disorienta, fa si' che ci poniamo molte domande: "Dove trova la forza per andare avanti? Dove trova quella calma che non e' impassibilita', non e' nirvana, non e' disinteresse verso le cose del mondo, al contrario e' piena partecipazione alla vita ed alla sofferenza?"

Come puo' una persona normale, nella societa' di oggi, dove vige una competizione sfrenata, dove se ti prendi indietro anche solo un attimo non puoi piu' recuperare e per iniziare molte attivita' a 10-12 anni sei gia' vecchio, occuparsi con vera passione ad insegnare difficili discipline sportive musicali e persino culturali a dei bambini handicappati? Questo strano prete infatti, a volte puo' occuparsi anche di loro e quando lo fa non si aspetta alcun progresso apparente, si accontenta di passare il tempo con loro senza fretta. Si prende quello che possono dargli senza attendersi alcun miracolo, senza chiedere aiuto allo stato, alle regioni, ai comuni, senza imprecare contro nessuno e senza dire che cio' che sta facendo non sarebbe compito suo. A volte, riesce a stabilire dei rapporti umani profondi con bambini sieropositivi ai quali riesce a dare molto amore, e dai quali molto ne riceve, ben sapendo tuttavia che tutto cio' potrebbe finire presto e che il suo investimento affettivo potrebbe non vedere l'alba del nuovo giorno. Eppure lo fa. Una persona cosi', anche se fosse di un'altra religione, ci fa interrogare profondamente sul senso della vita. Perche' fa queste cose? Per la logica di oggi potrebbe essere considerato un pazzo, e forse lo e' veramente, ma come sarebbe il mondo senza di lui o senza quelle persone che gli assomigliano? Un'altra cosa che lo differenzia dal pazzo e ci lascia perplessi e' che di solito, non e' ansioso anzi sembra trasmettere serenita'. E' contento di spendere gran parte del suo tempo in attivita' che non producono effetti eclatanti o progressi apparenti ne' immediati ne' tardivi: parla con una vecchia, va a trovare un ammalato all'ospedale, aiuta un amico senza dargli troppi consigli.

Il diavolo lo tenta continuamente . Per lui e' il boccone piu' prelibato, Venderebbe l'anima a Dio per poterlo scoraggiare. Lo tenta di giorno e di notte cercando di far breccia con tutti I peccati possibili ed immaginabili. In generale in gioventu' tende a farlo usando prevalentemente il sesso. In eta' piu' avanzata, ancora piu' subdolamente, gli fa credere che tutto quello che ha fatto nella vita e' stato inutile. Tutte quelle stupidaggini non sono servite a niente. Mentre tutti gli altri si sono costruiti una bella casa, una bella famiglia, una posizione e sono benvoluti e rispettati da tutti, perche' hanno almeno un po' di potere e rappresentano un modello che puo' essere indicato ai figli, lui non ha nulla di tutto cio'. Puo' divenire perfino un personaggio pericoloso e non di rado la gente gli volta le spalle. A volte il diavolo gli fa vedere quanto ingrata e quanto avida sia la gente che egli ha aiutato. Gli fa vedere che tutti quei valori dei quali egli ha dato esempio e di cui ha parlato sono tenuti da tutti in secondo piano, vengono dopo il denaro ed il potere personale. Anche se tutti hanno sperimenteato almeno qualche volta ed almeno in gioventu' qualche breve periodo in cui in un gruppo di persone c'era concordia e rispetto reciproco, dove per almeno qualche breve tempo non si provava invidia reciproca ma soddisfazione anche per I successi altrui, e tutti hanno provato qualche momento di felicita' e di serenita', arriva l'ora che tutti gli girano le spalle per correre da qualche altra parte. Eppure in quei momenti non si sentiva la necessita' di affrettarsi, di affacendarsi di cambiare e di migliorare continuamente la situazione. Anche senza fare niente, era proprio in quei momenti che la vita era piu' in movimento, scaturivano naturalmente mille attivita', tutto cambiava e tutti cambiavano con piu' velocita' di quanto si sarebbe verificato se si fossero affrettati in mille cose. Tutti si sentivano al posto giusto ed al centro del mondo. Poi improvvisamente tutto e' terminato, per paura soprattutto, ma anche per mancanza di rispetto, per risentimento, per orgoglio, per invidia. Tutto quello che prima era naturale e fonte di gioia improvvisamente e' divenuto artificiale ed atteggiato. Sono cominciate le critiche , I malumori e pian piano tutto si e' sclerotizzato nella ricerca del potere o dei soldi che sono ridiventati la cosa piu' tangibile piu' certa e quindi piu' importante. Il diavolo dunque tenta continuamente questo tipo di prete, e a volte lo convince . In quelle occasioni all'inferno e' una vera festa. Andromalec saltella e bestemmia, Lilith balla nuda felice davantia Lucifero: " Non esiste nulla, non esiste nulla, non esiste amore; solo razionalita', materia, putrefazione, vermi e merda." Allora viene alzata ancora di piu' la temperatura, tanto che I poveri dannati protestano dicendo che non e' ne' colpa, ne' merito loro se il prete ha ceduto, ma che si aspettavano? Mica c'e' giustizia all'inferno!

"Non c'e' alcuna corrispondenza tra cio' che si e' meritato e cio' che si ottiene. Tutto avviene per caso. Carpe diem!" grida Andromalec. Il prete e' caduto ed e' un gran successo, una grande festa. E' caduto ma si rialza. Molte volte ancora dovra' cadere e le cicatrici lo renderanno un po' piu' rigido, meno bello, meno puro di prima, ma si rialzera' sempre, perche' il buon Dio lo vede e lo aiuta. O almeno dovrebbe.

 

 

 

 


annibale bertollo pubblicato il 24.10.2011 [Testo]


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