"Metti la testa a posto!" ovvero altra variante "Ma quando metti la testa a posto?" unico modus comunicandi (si dirà così ? Che ne so io ho fatto il tecnico!) della mia progenitrice. Sembra che abbia dimenticato il nome che lei stessa mi ha imposto (siamo soggetti a soprusi appena nasciamo).

Ti sembra forse che la mia testa sia da qualche altra parte? E lì sopra il collo, collegata al resto con qui tubicini che servono a ingerire cibo ed aria. Almeno in questo sono ordinata. Non è mica una delle mie borsette! So benissimo dove mettere la testa. Almeno credo.

Ormai di questi tempi basta un semplice sguardo di traverso o un impegno mancato che qualcuno si trasforma in vendicatore armato di machete. Fammi ricordare... ho innaffiato le piante della vicina? Non vorrei che dirigesse su di me rabbie e frustrazioni facendomi davvero perdere la testa.

Cara mamma la mia capoccia è a posto, non è colpa mia se i miei coetanei sbavano dietro le ventenni, non è colpa mia se sono oggetto di attenzione dei venticinquenni, non è colpa mia se a volermi sposare sono i sessantenni (scusa ma ho gusti più moderni!), non è colpa mia se gli unici posti disponibili sono quelli precari o da stagista (se acchiappo quella Monica che ha ringalluzzito i sogni di tutti quei bastardi, eunuchi, bavosi maschi frustrati datori di lavoro...uhmmm!).

Non so cosa farò da grande! Si lo so in altri paesi del mondo la mia è già una età da nonna, ma qui le puerpere primipare sono ultra quarantenni, le leggi per il lavoro ti considerano di primo pelo fino ai 36 anni e tenendo conto di almeno dieci anni di apprendistato io sono ancora molto lontana dal "sistemarmi".

Quando ero bambina appena si entrava negli "anta" si parlava di pensione imminente, io invece non so nemmeno di cosa mai mi potrò occupare. Altro che maturazione, qui si rischia di cadere direttamente dall'albero prima ancora di essere riconosciuti "mangiabili".

Cara mamma è colpa mia di tutto ciò? Certo forse anche io sono un po' spaventata dalle responsabilità e questa adolescenza stiracchiata non mi dispiace tanto, ma sarei di certo più contenta se la mia faccia non gridasse "daje de botulino!"

daria cemonda pubblicato il 27.08.2007 [Testo]