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Uno scritto a caso

XII CAPITOLO
[scritto] Bambini di cioccolata
Vally Sabbà
24.05.2010

Saint Graal

"L'immancabile percorso che le parole affrontano, in diverse epoche, cambiando e stravolgendo la log

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Correva l'anno 1302 e per quanti avessero tentato di fermarlo, esso continuava la sua inarrestabile corsa... A quei tempi così lontani che anche la storia li tramuta in fiabe, l'aria sembrava essere tangibile tanto era densa di realtà e fantasia; i colori sfumati in grigi ricordi, si riunivano intorno ad un fuoco più caldo e più luminoso di ogni altro. Gli arcobaleni apparivano in tre gruppi per volta, segnando il percorso di valorosi guerrieri che puri d'animo, avrebbero raggiunto il Saint Graal. Tuttavia la condizione umana continuava a colorarsi di terra e sangue: tremende guerre costeggiavano i sogni dei bambini che al sorgere del sole sarebbero dovuti divenire uomini.

Orrore e leggenda rovesciarono il lato della medaglia e ben presto, senza invito e senza permesso, alle porte busso il 2031. In questo trascorso i termini mutarono di senso e logica: costrinsero la libertà a fare spot sui problemi dell'incontinenza, gridando serenamente tra i pensieri :"Mi sento libera!". Confusero galanteria per cavalleria obbligando al galoppo vetture senza Re, il codardo si mascherò d'orgoglio, raccapricciando tal messaggio fino a renderlo disgustoso al solo udirlo.

D'ignoranza si definiva chi di cultura non ne conosceva il senso e non chi, d'altro canto, non cedeva il passo ad un antico messere: volgarità e disprezzo convinsero la Paura a ridacchiarsi in Fifa, permettendole di incoronarsi sovrana. Ma la ricerca del Saint Graal continuava, anch'esso si trovò a cambiare forma, ogni quattro anni magicamente mutava, camuffando il suo suono da Graal a Goal... i guerrieri a lui destinati alleggerirono l'armatura degradandola in tuta, gli undici contro undici avversari battevano la bomba di cuoio animando l'odio della fanteria che su colline di metallo, gridava con potenza inni senza valore.

La Fifa regnava su un mondo inconsapevole di morte e degrado ed anche se armi infuocate da colori e striscioni, conquistavano sovente un volto ignaro destinato ad irrigidirsi nel legno, s'appellava il destino coinvolgendolo in insulsi omicidi.

A quei tempi così lontani che anche la storia li tramuta in fantascienza, la guerra odorava di notorietà, costeggiando i sogni di ogni cuore per dare speranza in un mondo infinitamente finto.

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Iolanda La Carrubba pubblicato il 19.09.2007 [Testo]


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