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Uno scritto a caso

RIMEMBRANZE SOPITE.
[scritto]
proserpina85
01.08.2006

L'UOMO DELLE POLVERI

esercitazione di scrittura creativa con "scrivilancorasam" su fb

Alex ha 30 anni, è single, timido e ipocondriaco. Purtroppo non ha trovato nulla di meglio da fare nella vita che vendere aspirapolveri porta a porta. Di solito non lo ascoltano neanche e gli chiudono la porta in faccia, ma ha deciso che da oggi le cose andranno diversamente. Facendo colazione con il solito caffè annacquato, nel solito scadente bar vicino al centro, continua a fissare il grattacielo all'altro lato della strada. "Sono venticinque piani di alloggi", pensa, "accidenti, qualcuno avrà pure bisogno di un aspirapolvere!".

Sceglie di cominciare dal basso e al quarto piano già il suo entusiasmo è scemato, al dodicesimo ha il morale quasi a terra, salta il tredicesimo per scaramanzia ma decide di non demordere. Dopo cena deve andare a casa di Cristina per la solita serata Wii sport con gli amici e vorrebbe arrivare con almeno un contratto firmato, per evitare le loro solite battute e non sentirsi un fallito.

Al ventesimo piano, finalmente una svolta. Una signora di mezza età socchiude la porta, lo squadra ben bene, poi accosta e toglie la catenella. "Si metta comodo" gli dice, "torno tra un momento". Lui sprofonda su una poltrona e rimane di sasso quando la vede ritornare in vestaglia. "Posso offrirle qualcosa da bere?", gli domanda. "Veramente..." balbetta lui, "io avrei un po' di fretta. Sa, ho ancora molti inquilini da contattare...". La signora si siede sul bracciolo della poltrona, Alex tenta di schivarsi ed in quel preciso istante sente la chiave nella serratura, la porta si apre ed un omone barbuto esclama: "Cosa diamine sta succedendo qui?".

Il resto accade in un attimo. La signora che porta le mani al cuore dicendo "Siamo stati scoperti!", l'energumeno che avanza a grandi passi al suono di "Stai lontano da mia moglie" e il povero Alex che si sente sollevato per il bavero della giacca. "C'è...c'è un equivoco", dice,"non è successo niente. Non avrei il coraggio di toccarla nemmeno con un dito", aggiunge rabbrividendo. Quest'ultima frase avrebbe voluto solo pensarla, ma nell'agitazione del momento gli sfugge a voce alta. "Cos'ha mia moglie che non va?", gli chiede l'omone, dopodichè gli sferra un diretto in faccia.

Non è mai bello trovarsi al 20° piano di un grattacielo, appesi per i piedi a testa in giù. Lo è ancora meno se ti viene un attacco d’asma e non hai il tuo spray preferito. Quindi Alex non può esimersi dal fissare quella montagna di carne che lo tiene per le caviglie e chiedergli: “Hai mica visto il mio Ventolin?". La sua frase sortisce uno strano effetto. L'uomo lo lascia improvvisamente, Alex picchia una testata per terra, si rialza con uno scatto felino, afferra la sua sacca e si precipita fuori dalla porta. Scende a piedi per alcuni piani, poi decide che può fermarsi a chiamare un ascensore. Sembra che il marito geloso non lo abbia inseguito. Finalmente può riprendere fiato e rovistare in tutte le sue tasche alla ricerca del Ventolin.

Guarda la sua faccia da panda riflessa in una vetrina e si chiede quando potrà trovare il coraggio di dichiararsi a Cristina. Cosa se ne farebbe una bella  pubblicitaria di successo di un fallito come lui? Ma oggi è il giorno in cui ha deciso di dare una svolta alla sua vita. Si sente troppo codardo per presentarsi a casa sua con il cuore in mano e quindi opta per un sms. In poche righe le dice di essere innamorato di lei ma di non avere il coraggio di chiederle di iniziare una relazione con un uomo che si sente un fallito nella vita come nel lavoro. Poi ripensa a tutte le volte in cui ha fatto questo discorso proprio a lei, Cristina, amica da sempre, l'unica che lo ha sempre spronato, incoraggiato, che ha sempre avuto fiducia in lui e che non ha paura di sgridarlo e trattarlo male quando serve per dargli una scossa.

Alex è davanti a una porta chiusa, con sotto braccio il suo fido aspirapolvere. Di diverso ha solo un occhio nero in più e un grande mazzo di fiori. Tira un sospiro e si decide a suonare il campanello. Dopo qualche istante la porta si apre e Cristina, bella più che mai, gli sorride. “Sapevo che saresti arrivato”, e gli tira un cazzotto che lo stende. Poi si getta su Alex e inizia a baciarlo con passione. Sì, decisamente da oggi le cose andranno diversamente.


IVANA CHIECCHIO pubblicato il 19.05.2011 [Testo]


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