prima parte di una storia tra due persone ferite da vicende personali dolorose che decidono di cambi
Lei era arrabbiata, molto arrabbiata. Delusa. Ferita. Triste.
Guardava dall'abbaino le montagne ancora innevate in quel Maggio caldo, perfino afoso e pensava a come si stava perdendo dentro gli occhi di uomo con il cuore troppo frantumato...E PENSARE CHE ADESSO LO VORREBBE disperatamente, qui con lei, in questa stanza di un maso altoatesino! E invece si sono mandati i soliti sms di convenienza, pudici, sterili e anonimi! Quasi indifferenti! Facendosi del male a vicenda, respingendosi come ricci per non ascoltare la carica emotiva che li spingerebbe entrambi dentro un abbraccio affogato e confuso, inquieto e insaziabile!
Delusa perché lui è passato al Centro,dove lei lavora al pomeriggio, e non si è fermato a salutarla; ferita perché non l'ha chiamata per dirle che ciò che lei fa è speciale; triste perché non può chiamarlo ora per dirgli che il paesaggio è magico e manca solo lui!!! Dirgli che non invidia alle sue amiche storie normali con persone libere e tranquille!! Dirgli che le mancano i suoi sguardi dolci e sornioni, sorpresi e teneri, birichini e sorridenti! Dirgli che le piacerebbe vederlo arrivare lungo le curve del sentiero, aggrappato alla sua moto. Dirgli che vorrebbe passeggiare lungo il sentiero con lui...e dormire sulla sua spalla addossati a questa panchina di legno fresco! Dirgli che vorrebbe le sue mani tutte per lei adesso!! Dirgli che le mancano i suoi occhi, così verdi, magnifici, espressivi!...Se si chiudono... i desideri possono avverarsi... ma questo accade solo nelle storie dei libri per bambini!
... Una telefonata per dirle che stava per arrivare, per dirle che aveva deciso di ricaricare le batterie, con lei! Ecco i sogni, ad occhi aperti, come miraggi nel deserto, come tentazioni del cuore...
,... lei aveva continuato a fissare la finestra, la strada, la prima curva dove l'occhio arriva, ascoltando i suoni, meditando febbrilmente sulle motivazioni di quel gesto! Finchè si è precipitata... un abbraccio pudico e contenuto!...rimanendo incollata alla portiera della macchina x non esternare agitazione, ansia, timore, desiderio!!! Lui come sempre un po' arruffato, camicia chiara, jeans, occhiali scuri... una passeggiata ed un caffè ci vogliono x sciogliere i muscoli rattrappiti da tre ore di viaggio! E resteranno fuori...così lei prende un po' di cose, le aveva preparate in uno zainetto rosso e blu... ... Due passi vicino al lago, abbracciati come sedicenni impacciati, discorsi che vorrebbero nascondere, ritardare, due sconosciuti che entrano per mangiare qualcosa in un piccolo ristorante! La temperatura si è abbassata e si siedono dentro, su un tavolo d'angolo con panchina! L'illuminazione è quella naturale, del sole delle 18. Cena frugale perché lo stomaco tormentato di entrambi non lascia spazio... il Garni è semplice ed accogliente, spostato verso il bosco con molti fiori sui poggioli dipinti di fresco. La camera è rivolta verso le montagne che circondano il lago. Lei ha un po' paura di guardarlo. Lui invece sa sostenere gli occhi di lei che gli tocca il braccio e si appoggia impercettibilmente...e poi gli dà un bacio lieve sulla guancia per finire a toccare la bocca... accarezzandogli un po' i capelli della nuca! Dopo mangiato passeggiano vicino al Garni... ma il desiderio di stare insieme e coccolarsi è devastante, sono una bomba innescata e non si sfiorano per il timore di non riuscire a fermarsi! Se ne tornano verso la casa mentre grosse nuvole annunciano pioggia imminente!Ma che importa?
La camera è silenziosa e poco illuminata ma pulitissima, con le tende e le tovagliette dei due comodini di tela verde, c'è pure un tavolo. Lei apre lo zainetto e tira fuori un pigiama di cotone azzurro, lui una felpa grigia sopra la maglietta bianca...lei si avvicina e lo abbraccia così forte da tremare e non smette neppure quando lui l'attira accanto a sé...
Ogni affetto inseguito con pazienza e sofferenza è sacro, è qualcosa di indescrivibile... toccarsi con tenerezza e imbarazzo, frantumarsi dentro dita sempre più avide e frenetiche fino a rabbrividire dal piacere di sentirsi perché è la conoscenza dell'altro che porta ad avvertirne la vulnerabile complicità, ad assaporarne ogni minuto... ma sono entrambi stanchi ... si addormentano un po' toccandosi il viso e i capelli, la fronte e la bocca, aderendo l'uno all'altro quasi per paura che l'incantesimo si spezzi e l'altro possa scomparire! Lui dorme sorridente ed in pace! ... lei lo bacia silenziosamente ed è talmente felice che trema un po' mentre è ancora addosso a lui... e ne ama ogni particolare, teme di toccarlo per non invaderne l'essenza, perché è l'amore ferito che ritorna risanato e gratificato. E' lui che ha cercato tutta la vita e che vorrebbe ripagare di tutte le sue sofferenze passate...e lo sente così , ora, in quella semplice camera con i cassettoni di abete che profumano ancora di bosco, e la finestra che manda uno strano riflesso sulla parete opposta al letto. Perfino il tempo lo sente come una parte di sé che non può rinnegare. La pioggia picchietta sul tetto ma sembrano lacrime di gioia... ogni cuore addormentato culla le sue speranze nascoste!
Si svegliano al mattino molto presto per guardare l'alba...
laria
pubblicato il 24.05.2009 [Testo]