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Uno scritto a caso

Le Cose Cambiano
[recensione] c'è sempre tempo per cambiare
Edith
10.01.2019

"Non giudicare e non sarai giudicato"

La Bibbia dice “Non giudicare e non sarai giudicato”.
Io non so se credo in Dio o in qualunque altra entità superiore né se sono
una di quelle persone che non possono che dichiararsi atee di fronte alla miseria e al male del mondo, ma quel che è sicuro è che non credo nella Chiesa né nelle prediche di falsi santoni o preti peccatori più delle anime che guidano e sicuramente non ho mai prestato troppa attenzione alla Bibbia. Certo, la storia di Mosè che guida gli Ebrei fuori dall’Egitto e apre le acque del Mar Rosso, quella di Giuseppe il re dei sogni e la stessa storia di Gesù mi hanno sempre affascinato, ma le ho viste come storie, soltanto storie. Invece nella Bibbia c’è molto di più di questi intensi aneddoti, molto di più del profondo messaggio di fede e della consolazione che una persona può trovare nei grandi momenti di dolore. Nella Bibbia c’è un insegnamento pratico, vero, che si dovrebbe applicare alla vita di tutti i giorni e che può essere seguito non solo da ferventi credenti, ma anche dagli atei più convinti. Del resto anche questi ultimi hanno bisogno di regole di sopravvivenza, no?
“ Non giudicare e non sarai giudicato”.
Quante persone invece giudichiamo nella vita di tutti i giorni? Non sappiamo mai veramente cosa si nasconde dietro quei chili di troppo o quella magrezza eccessiva, cosa cela davvero un brutto voto a scuola, quali pensieri, segreti, paure coprono quei silenzi e quell’antipatia che a primo acchitto ti fanno ritenere una persona scorbutica.
Ogni persona ha un mondo nel cuore ed ognuno tenta di esprimerlo come può, cerca di affrontare la realtà con il modo che ritiene migliore. L’approccio alla vita di ognuno di noi si modifica nel corso del tempo, è una conseguenza non soltanto del nostro carattere e delle nostre idee, ma anche e soprattutto delle nostre esperienze. E non sempre le nostre esperienze sono belle.
Il vero problema è che il mondo nel cuore non riesce ad uscire, a manifestarsi in pieno, la paura ci blocca, ci impedisce di estrinsecare i nostri sentimenti, di mettere a nudo la nostra anima, di essere noi stessi.
E perché abbiamo tanta paura? Perché nessuno di noi vede davvero. Ci fermiamo all’apparenza invece di cogliere il senso, sono i luoghi comuni che contano: grasso uguale a golosone, bella ragazza in mini gonna uguale a puttana, ragazzo che non riesce negli studi uguale a somaro e zuccone, politico uguale a ladro, immigrato uguale a delinquente.
È  questa la mia società? Una società attaccata all’apparenza, dove la superficialità la fa da padrona, una società dove importa solo il risultato e il percorso compiuto per raggiungerlo non conta? Perché la persona in quanto essere fatto di emozioni e sensazioni, perché la sua anima e il suo spirito, perché i sentimenti più buoni e onesti non hanno spazio in questa società?
Non è una gioia, una vittoria quando un amico, un amante, un genitore, un collega di lavoro trova il coraggio di aprirti il suo cuore affrontando il rischio che tu glielo spappoli senza pietà? Non è un momento di comunione altissima quando due persone si stringono e piangono, quando una persona prende la mano all’altra e la tira in salvo, quando un genitore guarda negli occhi un figlio e accarezzandogli il viso si siede con lui per affrontare qualsiasi problema?
Sì, lo è. Ma negli occhi di ogni persona c’è sempre qualcosa che ci appartiene, una solitudine che è e che è anche stata nostra e che ci fa paura affrontare soprattutto quando la troviamo negli altri.
Bisogna avere il coraggio di scavarsi dentro, di guardare dentro le proprie vertigini, di guardare le proprie debolezze ed affrontarle per saper aiutare gli altri. Ma prima di questo bisogna anche imparare ad amare se stessi, cosa che i giudizi superficiali degli altri ci rendono difficile.
È tutto un circolo vizioso..ma credo ancora che esistano gli amori veri che possano interromperlo definitivamente.


Maddalena pubblicato il 13.09.2012 [Testo]


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