Una gabbia circonda il mio essere;
indifesa resto immobile
cercando che il niente riempia il mio vuoto...
l'oscurità della notte si riflette nell'animo cupo e stanco,
lasciando che piccole gocce di rugiada cancellino il dolore dominante.
Marilisa Gentile
pubblicato il 29.05.2008 [Testo]