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Il sole nel cuore

Lunga la via

Avere il sole nel cuore è un privilegio concesso a pochi. Probabilmente lo è per nascita, tutti gli altri devono faticare tanto per raggiungerlo e non è detto che ci riescano.

La storia è piena di personaggi famosi morti in miseria e disperati, ma è soprattutto quest'ultimo attributo che attira maggiormente la mia attenzione. La povertà di certo non aiuta la gioia mentre la ricchezza non la garantisce, allevia ogni tanto lo spirito però può persino accentuare la voragine di dolore che alberga dentro di noi. I moti umani restano sempre imperscrutabili a chi si ostina a trovare conforto nelle cose del mondo. 

Si dice che nessun uomo è un'isola ma in realtà lo è totalmente quando si tratta della sua vita interiore e la sua crescita, la responsabilità di salvarsi, essere retto e felice qualunque cosa accada è solo sua. Scaricarla sulle cattive influenza è solo un modo per scappare dal dovere che abbiamo verso noi stessi di crescere. Il riscatto sociale, successo, ammirazione e rispetto sono cose effimere se non partono dal nostro cuore. Si potrebbe obiettare che molti traggono piacere e vigore dal dolore e disgrazie altrui, ma forse ci stiamo addentrando sul patologico e sulla devianza che di certo non possono essere i tempi di una crescita personale e di una rinascita al bene supremo.

Tutti abbiamo sperimentato in qualche modo la cattiveria di qualche nostro gesto o parola e sappiamo quante bugie ci siamo dovuti raccontare per assolverci e provare meno il rimorso. Soltanto il fatto di sentirsi vittima da carnefice implica uno sforzo sul nostro senso di giustizia che di certo non mette a tacere i rimorsi. Tutti abbiamo avvertito almeno una volta questi sentimenti.

Così come abbiamo sperimentato che l'indulgenza verso un torto subito ci ha liberato immediatamente della schiavitù della rivalsa. Che bello dopo che il tempo ti porta via astio e rancore e ti chiedi "ma perchè me la sono presa tanto?". Spesso il nostro animo inquieto cerca motivi esterni per giustificare l'ansia ed il dolore, la cui immotivata natura ci sembra più sconvolgente di una causa cercata a tutti i costi. Anche noi, come rissosi e iracondi individui in cerca di qualcuno che gli offra una occasione per attaccar briga e sfogare la propria rabbia, cerchiamo qualcuno a cui affibbiare i tormenti del nostro animo. 

Se avessimo il sole nel cuore tutto questo non succederebbe. Sono convinta che non tutti sono afflitti da devianze patologiche innate e penso che qualcuno "se le sia coltivate" come soluzione apparentemente più facile per poi diventarne schiavo e profondamente infelice. C'è sempre un momento in cui si può scegliere, ma la scelta richiede coraggio e responsabilità, due qualità non sempre considerate come prima opzione. 

Abbiamo bisogno che qualcuno ci dia consigli su come risolvere i nostri problemi, come allontanare l'ansia al più presto, come diventare felici e liberi da problemi, come sentirci sempre al top. Tutto questo sempre passando per le emozioni, momenti fugaci che dettano legge al nostro comportamento. Difficile curare il diabete dell'anima se assecondiamo il dolce dell'emozioni. 

Il sole nel cuore non è un'emozione ma uno stato dell'animo conquistato con fatica soprattutto quando  ad affiorare sono le sensazioni più negative, quando rabbia e rancore offuscano la vista, quando ansia e disperazione stringono in una morsa il collo, quando invidia ed insicurezze ottenebrano ogni capacità di correttezza nel giudizio. Gli opposti sentimenti albergano nell'animo di tutti e scegliere a quale dare credito è la nostra costante responsabilità. 

Si dice che spesso i comportamenti errati nascano dalla paura ed ignoranza, forse! Io credo invece che nascano dal desiderio di liberarci delle emozioni negative per poi star meglio, siamo la società dello "sfogo" dell'esternare senza filtro, senza nessuna riflessione preventiva. Tutti concentrati sul buttar fuori e sordi al contenuto. 

La scienza della comunicazione ci dice che comunichiamo al 55%  con il corpo (mimica facciale, gesti, postura), 38% con i cosiddetti aspetti paraverbali (tono, ritmo e timbro della voce), mentre solo il 7% è il contenuto, cioè quello che effettivamente pronunciamo.  Quindi si capisce benissimo come avere il sole dentro contribuirebbe in modo favoloso a rendere la vita sociale di tutti noi splendente.

Quando entriamo in conflitto con qualcuno o siamo insoddisfatti è sempre colpa degli altri, la causa sono sempre gli atteggiamenti altrui su cui non possiamo assolutamente intervenire se non nella speranza che essi cambino. Ma se poi quelli cambiano e noi restiamo sempre gli stessi non in grado di goderci la vita sarà servito a qualcosa? I veri cambiamenti in grado di farci del bene sono quelli che producono in noi delle mutazioni di atteggiamento in grado di farci affrontare qualsiasi contrarietà. Questo è indubbio.

Il sole dentro sorge con una paziente costante attività di dispersione delle tenebre interne. Non ci sono scorciatoie.


Fabiana pubblicato il 03.05.2018 [ Emozioni ]


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