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Gratitudine

Questo sentimento è spesso relegato a pochi istanti della nostra vita. Nella nostra cultura mordi e consuma essere grati ci mette in una posizione di subordinanza e dipendenza e non può essere sopportato se non per un breve momento. Siamo talmente ossessionati dal concepire gratitudine come debito che, se possibile, cerchiamo immediatamente di levarcela anche sminuendo la portata dell'intervento altrui. Come se si trattasse di "soldi affettivi" che dobbiamo restituire al pari di una qualunque moneta. Ma la banca del sentimento non funziona fortunatamente come quella economica e questo senso positivo, ma scomodo, dovrebbe essere meglio valutato perché diventi davvero il motore del mondo.

Nella vita pratica l'uomo è spesso spinto ad agire da ambizione, desiderio di rivalsa, egoismi e narcisismi, ma anche da sentimenti positivi come empatia e compassione, tutti moti dell'animo che comunque ci assegnano una supremazia sull'altro, o quanto meno una speranza di averla nel bene e nel male. Potere sulla nostra vita e le nostre azioni. Eppure se fossimo mossi dal sentimento di gratitudine non saremmo meno determinati e forti, non sminuisce di certo la nostra esistenza. Il mito del self man (l'uomo che si è fatto da sè) ci preclude la possibilità di essere vincenti e successo con la nostra emotività. Comunque è difficile pensare che in qualche modo i nostri vantaggi sociali e di qualità di vita non siano derivati anche dall'apporto altrui, quindi perché non comprendere meglio questo sentimento in tutta la sua potenzialità?

Essere grati vuol dire essere riconoscenti di quanto la vita ci offre in quel momento, infatti diamo tutto per scontato per poi rimpiangerlo se ci capita di perderlo. Essere grati vuol dire essere consapevoli del nostro stato attuale e trovare delle energie per affrontare le difficoltà del momento. Essere grati vuol dire non sentirsi migliori degli altri se ci troviamo in una situazione di privilegio, ma assaporare pienamente lo stato perché nulla è immutabile. Essere grati consente di avere quel giusto stacco di umiltà e tolleranza che ci aiuta a non ergerci nella alte vette dell'ego per poi precipitare nella disperazione più nera quando si scende di qualche gradino.

La gratitudine sposta la mira dalla nostra continua insoddisfazione, ci fa apprezzare quello che abbiamo, poco o molto che sia. La gratitudine verso la vita ci consente di non sentire la continua oppressione di qualcosa che volevamo migliore, senza intoppi, senza sofferenza, senza ostacoli. La gratitudine ci consente di risparmiare delle energie per dirigerle verso il miglioramento del nostro stato psichico.

Iniziare la giornata con un Grazie per le cose positive che abbiamo può essere un valido aiuto per farci resistere alle avversità, anche quando sono grandi. Perché parliamoci chiaramente il limite al peggio, ma anche al meglio, non dipende dal nostro umore. Invece la nostra capacità di resilienza sì, dipende proprio da quanto siamo in grado di resistere, a partire dal saper ringraziare quello che possediamo al momento. In questa battaglia come sempre siamo soli e le munizioni sono dentro di noi, usiamole ringraziando di averle.


Fabiana pubblicato il 01.04.2020 [ Emozioni ]


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