Respiro come arma

Leggendo il sottotitolo qualcuno penserà "ci risiamo sempre questa è la proposta", ma per la verità questa è la vera arma che ciascuno di noi ha a disposizione.  Altre soluzioni sono più complesse, dispendiose e meno efficaci. In realtà tutte le tecniche sono sempre volte al controllo del respiro perché è da lì che arriva il rilassamento del corpo e quindi della mente.

La prima cosa da fare sarebbe diventare consapevoli che i sentimenti negativi albergano in noi stessi, ma in genere succede il contrario. Solo quando si impara a rilassarsi ci si rende conto che gli eventi esterni non hanno più lo stesso potere.

Del resto a volte siamo immotivatamente felice ed altrettanto immotivatamente tristi. Quando parlo di motivo mi riferisco sempre ad una causa scatenante esterna. Difficilmente l’acquisto di qualcosa che desideriamo ci porterà una gioia che vada oltre poche ore o al massimo una giornata intera se siamo di buon carattere. Alla prima contrarietà perderemo tutto il benessere ricevuto dall’acquisto per essere gettati nello sconforto, quindi saremmo portati a pensare che solo comprando qualcosa che desideriamo possiamo essere felice. Anche se sappiamo bene che non è così ci lasciamo convincere dai pubblicitari che lì e solo lì è il nostro benessere.

Ma queste cose già le sappiamo, sappiamo anche che il respiro ci può aiutare ma quanto è noioso mettersi a meditare ascoltando l’aria che entra dal naso e poi esce. A volte ci sentiamo proprio scemi e nella testa compaiono mille pensieri e ricordi fino all’asilo. Di tutto pur di non restare concentrati sul respiro. Cosa fare? Provare diverse tecniche e magari inventarsene di nuove, la nostra mente ha tanta fantasia dobbiamo solo formulare la richiesta e lei prendendo dai nostri ricordi e dalle esperienze altrui ci troverà il nostro modo. Ovviamente per poter adattare la tecnica deve conoscere e sperimentare.

Sia chiaro nessuno vi può imporre nulla ma se iniziate con il dire “io non ci riesco” è evidente che siete voi che state imponendo alla vostra mente di non riuscirci. Forse vi piace sentirvi nervosi, arrabbiati, depressi o tristi. Forse vi piace perché quando poi qualcosa dall’esterno vi sorride provate quella botta di gioia che è come l’effetto di una droga. Però sapete bene che gli eventi esterni non dipendono da voi ed il fatto che accadano nel modo che desiderate non è assolutamente certo, dunque vivete in quello stato di falsa convinzione che “l’attesa del piacere sia il piacere stesso”.

Io personalmente penso che sia solo una frase da pubblicità, l’attesa è attesa, una forma passiva di dipendenza da eventi esterni, preferisco pensare che dentro di me gioia e piacere già esistano, forse momentaneamente nascosti, ma che siano dentro di me.

Quindi? Quindi vi propongo la mia attuale tecnica per calmarmi quando mi sento arrabbiata, contrariata, frustrata, depressa, demotivata e con zero voglia di fare qualsiasi cosa che non sia “nulla”. Attualmente funziona poi magari più avanti troverò un’altra tecnica, anche per evitare che la noia della routine mi risucchi nell'apatia.

• Immagino le vene e le arterie del mio corpo attraversate da un liquido nero, se non riesco a vederle in me penso a quelle immagini della circolazione del sangue nel corpo umano ma in bianco e nero, perciò il sangue sarà sicuramente nero.
   
• Immagino che mentre respiro entra della luce e colore bianco che va a mischiarsi con il nero del sistema sanguigno e lo rende meno scuro, cioè incomincia a diventare grigio.
   
• Ogni volta che respiro il bianco va a schiarire il colore delle vene ed arterie ripulendole dal nero e dal buio.
   
• Continuo ad immaginare questa colata di luce e bianco ad ogni respiro finché non vedo che tutte le mie vene ed arterie sono ripulite e diffondono a tutti gli organi una splendente luce bianca.

Fabiana pubblicato il 30.01.2020 [ Tecniche ]