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Uno scritto a caso

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[poesia] "Quando l'insonnia colpisce fulminante"
Viviana
02.08.2006

Fay

Nick girò la chiave nella toppa. Si incastrava sempre, quella serratura del cavolo. Nick diede un calcio alla porta, che finalmente si aprì cigolando e offrendo una visuale del suo appartamento illuminato da una sola striscia di luce gialla.
Sgusciò dentro e chiuse la porta alle sue spalle, restandovi appoggiato nel buio completo dell'ingresso.
Per un attimo aveva avuto l'impressione che qualcuno lo stesse seguendo, ma si rese conto che non era possibile : solo lui e Missy sapevano quello che aveva fatto.
Nick si spostò a passi lenti verso la poltrona e si mise a sedere, sprofondando nel cuscino con tutte le molle rotte. Appoggiò la testa allo schienale e respirò a fondo, ma sentiva che stava sudando, aveva tutta la schiena bagnata, tutta la sua maglietta dei New York Knicks fradicia di sudore.
La sua mano cercò il pacchetto di Pall Mall nella tasca destra. La sigaretta gli cadde dalle mani due volte prima di arrivare alla bocca, tanto era agitato. Con la stessa mano tremante riuscì ad accendere lo Zippo con l'immagine della Morte disegnata sopra. La Morte... Lui l'aveva vista, la faccia della Morte, e non era così , uno scheletro con la falce e il mantello nero... Aveva la faccia di...

<< Papà >>. La vocetta di Missy lo strappò da quegli strani pensieri.
La bimba era in piedi sulla porta, con il suo orsetto di peluche stretto al petto. Si chiamava qualcosa come Twinky, o Sparky, quell'orsetto rosa tutto consumato.
<< Missy, papà sta riflettendo. >>
Missy corse in camera sua con Twinky, Sparky, o come diavolo si chiamava. "Mia figlia ha paura di me" continuava a ripetersi Nick. "Mia figlia ha paura di ME!"
Lo sguardo gli cadde di nuovo su quello Zippo.

La Morte lui l'aveva vista e aveva la faccia di...

...Fay. Fay bella e terribile. Fay con i capelli d'oro e gli occhi verdi. Fay giovane, fresca e divertente. Fay così passionale, Fay sempre sicura che solo lei sa cosa deve essere fatto.

Nick aspirò una lunga boccata di fumo e chiuse gli occhi, ma li riaprì quasi subito perché non gli piaceva quello che stava vedendo.

Fay indossava quel vestito azzurro, con il nastro intorno alla vita, quello che le scendeva così bene lungo i fianchi snelli. Era entrata in casa con due borse della spesa tra le braccia e, soffiando via il ciuffo di capelli che aveva davanti agli occhi, gli aveva chiesto una mano.
<< Nick, mi aiuti a sistemare questa roba? >>. Erano state le sue parole esatte.
Lui era lì , seduto su quella stessa poltrona sfondata, con le bottiglie di Jack Daniel's vuote accanto, poggiate sul pavimento.
Avrebbe dovuto capirlo, Cristo, avrebbe dovuto capirlo.
Lui si era alzato, barcollando, ed era andato in cucina, cadendo a faccia in terra sul tappeto.
<< Hai bevuto di nuovo? >>
Nick si era alzato, intanto, rideva e non c'era niente di cui ridere.
<< Dov'è Missy? >>. Fay lo aveva guardato con quello sguardo di disprezzo.
Missy era sul divano. Era ancora in pigiama.
<< Nick, hai portato Missy a scuola? >>
<< Ce l'ho portata ieri! >>
<< Sei un fallito, Nick. >>. Lo aveva detto con una voce non cattiva, nemmeno divertita, ma delusa. E aveva rincarato la dose : << Vuoi fare lo scrittore, ma nessuno ti pubblica e non riesci a tenerti un lavoro onesto e tranquillo per più di un giorno. Ti lascio con la bambina, e non sei nemmeno in grado di prenderti cura di lei! >>
<< Non sono...un fallito. Fay. >>
<< Sì che lo sei. Io ho sempre portato Missy a scuola, quando eri tu a lavorare. >>
Nick non aveva detto niente.
<< Non sei un padre né un marito Nick, tu sei un RIDICOLO UBRIACONE FALLITO!! >>
Nick non ricordava bene cos'era successo dopo. Ricordava una sedia che si fracassava sulla schiena di Fay mentre lei metteva a posto la spesa. Un rumore sordo, strano, qualcosa che si spezza. Poi c'era stato il sangue, sangue dappertutto, e Fay che urlava, e Missy che piangeva di là.
E poi Nick aveva preso il coltello e...

Nick spense la sigaretta nel barattolo di noccioline che usava come posacenere.
Aveva incontrato Mitch Levine all'angolo, e lui gli aveva detto Nick-mi-dispiace-che-Fay-sia-scappata-con-quel-tizio, ma gliel'aveva detto in un modo strano. Forse sapeva, forse tutti sapevano, anche lo sceriffo Folmer, e aspettavano solo il momento giusto per mettergli le manette.
Omicidio. Carcere a vita. E Missy?
Nick sentì una fitta al cuore. Missy lo amava ancora, nonostante tutto, e non aveva detto niente. Dove sarebbe finita? In qualche istituto psichiatrico minorile?
No, no, no, Nick decise di non prendere nemmeno in considerazione l'idea di costituirsi. Era un segreto, e un segreto sarebbe rimasto, con il corpo di Fay, la Morte, bruciato in campagna, insieme ai suoi vestiti.

Nick vestì Missy. Doveva andare a scuola, erano settimane che non ci andava. La prese per mano e la condusse giù per le scale.
Davanti al portone, lo sceriffo Folmer.
La mano di Nick continuò a stringere forte quella di Missy.
<< Salve sceriffo... >> disse Nick, con la voce che tremava per la paura.
<< Ciao Nick >>. Folmer sorrise, e Nick si sentì un po' sollevato.
<< Come mai è qui? >>
<< La signora Bruckman, dell'ultimo piano, è stata scippata poco fa... Sono qui per la denuncia. >>
<< Oh. Mi dispiace molto...Io devo...devo accompagnare Missy a scuola. >>
<< Certo...Ci vediamo, Nick! >>
Folmer sorrise di nuovo.
Nick salì in macchina e guidò fino alla scuola elementare che frequentava Missy. Accompagnò la figlia al cancello.
<< Papà... >>
<< Dimmi, tesoro >>
<< Io non li racconto mai a nessuno, i segreti... >>
Nick si girò verso la piccola Missy, la prese in braccio e la baciò.
<< Ti voglio bene, Missy! >>
<< Io lo so che non sei cattivo... >>

Nick sentì suonare il campanello e si appoggiò al suo bastone per alzarsi. Andò ad aprire la porta. Missy era ferma sul pianerottolo, e teneva in braccio il piccolo William.
<< Ciao papà >> gli disse baciandolo su una guancia.
<< Come sta il mio nipotino? >> chiese Nick sorridendo e prendendo tra le braccia William.
<< Sta cominciando a camminare da solo, è un po' irrequieto... >>
Missy chiuse la porta e seguì suo padre in cucina. Si scambiarono un breve sguardo, che però diceva tutto quello che c'era da dire.
Missy non li racconta mai a nessuno, i segreti.
"


black_mamba88 pubblicato il 03.04.2006 [Testo]


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