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Uno scritto a caso

Per un attimo
[poesia]
Gracoleo
15.11.2014

L’UMANITA’ DELL’UMANITA’

come l’uomo può essere l’animale più crudele.

 

Nell'epoca della tecnologia più evoluta, sembra che "qualcosa" in questo mondo non vada. E purtroppo, come sempre, deriva dall'indifferenza sull'argomento di alcuni uomini che continuano a fare i loro comodi fregandosene di tutti gli altri. Uomini che si facevano (e tutt'ora si fanno) la guerra, senza pagarne le conseguenze. Perché sono sempre altri che le pagano al posto loro.

L'argomento che vorrei trattare è particolarmente duro, ma è qualcosa che mi sta molto a cuore ed è, soprattutto, qualcosa che non deve cadere nel silenzio dei dimenticatoi della gente.

Durante la prima guerra mondiale venne modificato un progetto che già parecchi anni prima aveva preso piede: quello delle mine terrestri, anche conosciute come mine anti-uomo. Fu però "solo" durante la seconda guerra mondiale che ne fu fatto un utilizzo spropositato soprattutto nelle zone dell'Africa.
Esistono differenti tipi di mine antiuomo, di differenti materiali e cariche. Lo scopo di queste, per mezzo dell'esplosione e molto spesso di frammenti di acciaio (più propriamente piccole sfere di acciaio, come nelle mine Claymore) è quello di uccidere o ferire gravemente le persone nelle vicinanze.

Esistono differenti tipi di mine antiuomo:
1) ad esplosione (onda d'urto dell'esplosione e forte pressione verso l'alto. Molto comune in questo caso è la mutilazione completa di arti, in particolare quelli inferiori).
2) a frammentazione (in aggiunta all'esplosione, come ho già citato sopra, vengono uniti proiettili e frammenti di metallo, in grado di danneggiare più di una persona.)
3) saltanti (se attivata, sbalza il corpo della vittima in alto, ed esplode solo dopo aver raggiunto una certa altezza, in modo da poter avere un raggio di danno-azione più ampio).
4)"pappagalli verdi", ovvero le mine a farfalla. Probabilmente le peggiori che l'uomo potesse inventare. Sono mine che vengono lanciate dagli aerei, usate in particolare dall'esercito sovietico in Afghanistan, il cui dinamismo ne rallenta la caduta. Assomigliano a giocattoli e sono state costruite in modo tale che vengano prese proprio dai bambini. Questo tipo di mine non esplode immediatamente. Concede il tempo ai bambini inconsapevoli di portarle in giro e mostrarle agli amici. L'esplosione, quando si è fortunati, provoca cecità, mutilazioni agli arti superiori, ustioni, e distruzione del viso delle vittime. Il motivo per cui si costruiscono mine del genere, che colpiscono i bambini, è semplice: "i bambini di oggi sono gli adulti di domani. E quindi i futuri militari."

Ci sono differenti modi in cui una mina viene azionata:
1) con una pressione sopra di esse.
2) con un attento sistema di fili. Se uno di questi viene tirato avviene l'esplosione.
3) attraverso meccanismi ad azione ritardata.
4) auto-distruzione dopo un tot di tempo.

E' da precisare che le mine antiuomo non sono le stesse che vengono utilizzate per far saltare in aria veicoli e carroarmati, o di quelle subacquee. Pericolosa ugualmente però è la quantità di mine inesplose e campi minati che tutt'oggi esistono, seppure la produzione ed il mantenimento delle mine sono in molti paesi vietate. L'Italia è stata, negli anni '90, una delle maggiori produttrici di mine antiuomo, poi vietate solo nel 1994. Quando ormai i danni erano fatti, e le mine inesplose “made in Italy” ancora giacciono a migliaia sulle terre di qualche paese talmente lontano da noi che pochi se ne preoccupano. Purtroppo la maggior parte delle persone, finchè non è abbastanza vicini per sentirne lo scoppio, fa finta che tutto ciò non esista.

Lo sminamento è un procedimento difficile e pericoloso, che ogni anno conta diverse vittime.

Gino Strada, chirurgo di guerra, fondatore di Emergency e scrittore, ci riporta in quest'orribile realtà raccontando delle vittime -casualmente quasi tutte donne o bambini- delle mine antiuomo. Una logica che probabilmente noi non possiamo neanche arrivare a concepire.
Nei paesi dell'Africa, dell'Arabia, dell'America del Nord (e purtroppo molti altri) i ragazzi arrivano a tentare di togliere l'involucro ad una mina senza farla esplodere, perché sanno che quello stesso involucro al mercato nero potrebbe valergli fino a cinque euro. E loro, per cinque euro, rischiano ferite mortali.
Secondo le stime dell'UNICEF, in seguito ad un conflitto armato, le mine antiuomo inesplose arrivano ad uccidere 15mila persone all'anno, mentre nel frattempo i fondi per lo sminamento diminuiscono sempre di più. E' strano come per fare la guerra ad un'altra nazione i fondi si trovino sempre, mentre per salvare la vita di poveri innocenti i soldi non siano disponibili. Inoltre la stessa associazione segnala la pericolosità della situazione in Colombia, dove queste armi provocano un numero sempre maggiore di morti.

Per ultimo è da citare la storia di Irma Janeth (fonte: sito Unicef), una bambina che all'età di dieci anni pose accidentalmente il piede su una mina, che le recise completamente l'arto e la ferì in modo talmente grave da impedirle di avere figli in futuro.
«È troppo orribile ciò che accade alla gente con queste mine», dice Irma. Nonostante la tragedia che le è toccata, Irma è determinata a mettersi il passato dietro le spalle. «Come fai a vivere se continui a recriminare su quello che ti è accaduto in passato?».

E così vorrei terminare, nella speranza di aver sensibilizzato alcuni di voi su questo argomento, citando i nomi di alcune delle organizzazioni che si occupano di questi paesi. Sono organizzazioni senza scopo di lucro, con persone che ogni giorno, in quel laggiù che ci sembra tanto lontano ma che in realtà non lo è, rischiano la propria vita per portare una speranza a chi non ne ha nemmeno un briciolo.
Emergency, Medici senza frontiere, Save the children, Amnesty international, AMREF, Mani Tese, e molti altri tentano come possono di mettere fine ai massacri del mondo, dando la possibilità a tutti di vivere. Tutte lavorano strenuamente per dare un aiuto sostanziale a queste persone.


Giulia pubblicato il 14.03.2013 [Testo]


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